Corriere della Sera 19/07/2005, pag.19, 19 luglio 2005
Il fidanzato: ho capito tutto, adesso ho dubbi su di lei. Corriere della Sera 19/07/2005. Biella. Quando entra nello studio dell’avvocato Sandro Delmastro, Antonio Cangialosi sembra un bambino spaurito
Il fidanzato: ho capito tutto, adesso ho dubbi su di lei. Corriere della Sera 19/07/2005. Biella. Quando entra nello studio dell’avvocato Sandro Delmastro, Antonio Cangialosi sembra un bambino spaurito. Non certo il bodyguard indagato per l’omicidio volontario di una bambina di 22 mesi. Lui era nella casa di Roasio quando Matilda Romani morì, quel pomeriggio del 2 luglio. In quella casa eravate in tre e una delle tre persone è stata uccisa. Non ci sono molte via di uscita... "Sì, lo so. un ragionamento logico che ho fatto anch’io". L’ha fatto assieme a Elena? "Me lo sono detto fra me e me, a un certo punto l’ho fatto notare anche a lei". Le ha chiesto se è stata lei a colpire la bambina? "Sì, ma lei non ha risposto". Però la signora Romani in qualche modo l’accusa... "Sì. A un certo punto mi ha anche detto "allora sei stato tu", ma poi si è pentita di averlo pensato e mi ha chiesto scusa. Mi ha detto che le dispiaceva di aver dubitato di me. E lo ha fatto davanti ai carabinieri". vero che lei ha raccontato che quel giorno Elena indossava le scarpe che secondo l’accusa sono compatibili con i segni sulla schiena della bambina? "Non è vero. Io non accuso nessuno". Che cosa ricorda di quel pomeriggio? "I momenti in cui Matilde invocava la mamma. Stava malissimo. Poi quando l’ho vista svenuta... un’immagine che non riuscirò a dimenticare mai". Elena ha raccontato che lei trattava male la bambina... " stata scorretta e mi ha mancato di rispetto. Mi sono fidato sempre di lei. Forse è meglio non fidarsi mai più di nessuno, adesso l’ho capito". Lei ha visto e frequentato Elena Romani anche dopo la morte della piccola? "Non c’era motivo di non farlo. Io le sono stato vicino perché era una mamma alla quale era morta una figlia per morte naturale". E poi quando le cose sono cambiate? "Quando è venuta fuori la verità. Quando ho scoperto che la morte non era naturale. Era il giorno in cui sono stato sentito come persona informata sui fatti". Da allora non l’ha più sentita? "No". Poi c’è stato il confronto in Procura... "Sì, è stato il martedì 12. stato un confronto drammatico. Faceva male sentirla parlare". Un pensiero per Matilda. "Per Matilda sento il rammarico di tutto ciò che avrebbe potuto essere e che invece non è stato". E cioè una famiglia e una casa assieme. "Sì, sognavo tutto questo. Stavamo allargando l’appartamento di Roasio per viverci assieme. Ero innamorato di Elena".