27 luglio 2005
Tags : Mohammed. Bouyeri
Bouyeri Mohammed
• Nato ad Amsterdam (Olanda) l’8 marzo 1978. Terrorista. Il 2 novembre 2004 uccise ad Amsterdam il regista Theo Van Gogh, e per questo è stato condannato all’ergastolo. «[...] Il tribunale di Amsterdam ha annunciato [...] la sentenza di condanna per il giovane, sottolineando che quello di Bouyeri è stato un ”atto di terrorismo” condotto nel ”totale disprezzo della vita umana”. ”Theo Van Gogh è stato sgozzato senza pietà - ha detto il giudice Udo Willem Bentinck annunciando il verdetto -, la sua morte ha provocato un forte senso di paura e insicurezza nella nostra società. E il colpevole ha detto chiaramente che non intende pentirsi né modificare le sue opinioni su questo delitto”. Van Gogh fu ucciso mentre era in bicicletta non lontano dal Dam, la piazza principale di Amsterdam: Bouyeri gli sparò sette colpi alle spalle, poi lo raggiunse e gli tagliò la gola. Infine conficcò con un coltello una lettera di rivendicazione sul corpo del regista, minacciando anche la deputata di origini somale Ayaan Hirsi Ali, che con Van Gogh aveva firmato la sceneggiatura di Submission, l’ultimo film del regista. ”Una legge mi impone di tagliare la testa a chi insulta il Profeta”, ha detto in aula [...] Bouyeri. Submission denuncia la condizione di schiavitù in cui vivono molte donne musulmane e ha suscitato le ire dei settori più tradizionalisti del mondo islamico, che lo hanno considerato un insulto per le loro comunità. Bouyeri fu catturato subito dopo il delitto: confessò immediatamente, spiegando di aver agito per motivi religiosi. La sua azione provocò uno nuovo, fortissimo shock nei Paesi Bassi, già scossi dall’omicidio nel 2002 di Pim Fortuyn, mettendo nuovamente in discussione un sistema di integrazione e convivenza che per lunghi anni era stato un modello per l’Europa intera. Dopo la morte del regista, una serie di attacchi presero di mira la comunità musulmana e i suoi simboli: moschee e scuole furono date alle fiamme, e ci fu un picco di aggressioni nei confronti di ragazze velate e giovani musulmani. La sentenza non chiarisce se il giovane - nato in Olanda da famiglia marocchina - abbia agito con dei complici o meno. Bouyeri è il primo condannato in base alla legge anti-terrorismo entrata in vigore nei Paesi bassi [...] e non potrà usufruire di nessuno sconto di pena: secondo la legislazione olandese un ergastolano può vedere la sua pena ridotta solo in caso di intervento della Regina» (’la Repubblica” 27/7/2005).