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 2005  luglio 26 Martedì calendario

MANAUDOU Laure Villeurbane (Francia) 9 ottobre 1986. Ex nuotatrice. Alle Olimpiadi di Atene vinse l’oro nei 400 sl, l’argento negli 800 sl, il bronzo nei 100 dorso; ai mondiali 2007 l’oro nei 200 e 400 sl, l’argento nei 100 dorso • «C’era una bambina a Loyes, nel cuore della Dombes, che ha imparato prima a nuotare e poi a camminare

MANAUDOU Laure Villeurbane (Francia) 9 ottobre 1986. Ex nuotatrice. Alle Olimpiadi di Atene vinse l’oro nei 400 sl, l’argento negli 800 sl, il bronzo nei 100 dorso; ai mondiali 2007 l’oro nei 200 e 400 sl, l’argento nei 100 dorso • «C’era una bambina a Loyes, nel cuore della Dombes, che ha imparato prima a nuotare e poi a camminare. Almeno questo raccontano in questo paesino francese a una quarantina di chilometri da Lione, dove le case sono addossate alla chiesa. Laure Manaudou ha cominciato a vincere le sue prime medaglie a otto anni. Nelle foto di allora è impettita e sorridente. Era il modo di festeggiare di questa ragazza figlia di ex giocatore di pallamano diventato impiegato di banca (Jean-Luc) e di un’olandese che aveva raggiunto un buon livello con il badminton (Olga). Ora Laure manda messaggi dall’acqua. [...] non è un segreto che spesso lei parta da Canet en Roussillon, la cittadina nel sud della Francia dove ha preparato tutti i suoi successi, per venire in Italia, a Torino, o più spesso a Verona. Non è un segreto [...] che il cuore di Laure batta per Luca Marin, mistista siciliano di Vittoria, ora trasferito a Verona [...] La loro è la storia più famosa e limpida delle piscine. cominciata a Trieste, agli Europei in vasca corta del dicembre 2005. A lei piaceva lui, ma Laure, come dice la signora Olga, è timida e modesta. Ma c’è sempre un diavolo tentatore, un serpente, una mela, un tramite, un cupido. Così, un’amica le chiese di passare dalla sua stanza a prendere una cosa. Ma quando la porta si aprì ad aspettarla c’era Luca. Colpo di fulmine. La storia è diventata seria durante un weekend a Barcellona. Mentre erano all’Hard Rock Café, Luca le ha chiesto scusa: ”Esco un attimo, vado a prendere le sigarette”. Si è ripresentato con un paio di orecchini Swarovski e l’intenzione di trasformare in duraturo quel loro rapporto. Così è. Serissimo, elettrico, speciale e senza zavorre, problemi o nazionalismi che tengano. Tanto che lei, nel dicembre 2006, agli Europei in vasca corta a Helsinki, ha gareggiato con la cuffia italiana di lui e i francesi ancora memori dell’affaire Materazzi-Zidane non hanno gradito. ”Bandiera e sponsor non vanno traditi” hanno tuonato dall’altra parte delle Alpi. Però di fronte a Laure c’è poco da fare. una delle più grandi atlete di Francia, vince medaglie, spazza via record, e, dopo l’oro olimpico nei 400 stile libero ad Atene 2004, ha confidato: ”Ho bisogno d’affetto per vincere”. [...] Il loro ”love affair” è diventato ”popolare” dopo gli Europei (in vasca lunga, non facciamo confusione) [...] La cosa bella di tutto questo è che i due hanno spiazzato anche i più agguerriti esploratori del gossip. Sono talmente limpidi che ti tolgono il piacere del pettegolezzo però ti lasciano un po’ di curiosità: cosa si inventerà Laure per Luca nelle prossime gare?» (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 29/3/2007) • «Ha solo un problema: l’insopportabile pressione dei media francesi. Più in acqua divora record e medaglie, più vorrebbe scappare dai giornalisti. Non sa più cosa fare, rassegnata. Eppure da Atene dovrebbe essersi abituata all’esposizione. Macché. In fondo, la vetrina le piace: i gesti da diva, gli atteggiamenti da pin-up li ha tutti. [...] dorsista che va forte a stile libero e nei misti. [...]» (Stefano Arcobelli, ”La Gazzetta dello Sport” 13/5/2006).