è, 26 luglio 2005
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DOLL Richard. Nato ad Hampton (Gran Bretagna) il 28 ottobre 1912, morto il 25 luglio 2005. Medico. «[
DOLL Richard. Nato ad Hampton (Gran Bretagna) il 28 ottobre 1912, morto il 25 luglio 2005. Medico. «[...] aveva abbandonato la matematica per la medicina durante l’università, pensando che, in quegli anni, il solo lavoro basato sui numeri, che si sarebbe profilato per lui all’orizzonte, sarebbe stata l’astronomia. Così trasferì la sua passione per le scienze esatte nella ricerca sulle cause di malattia. Il succo dell’epidemiologia sta proprio nel misurare un certo fenomeno, legato alla salute, nella popolazione, e stabilire, se c’è, un legame fra il fenomeno stesso e l’ambiente, per esempio. O l’età. O l’alimentazione. Il tutto basato sulla statistica: quando era studente in medicina, Doll scrisse un articolo in cui dimostrava che il trattamento preferito da uno dei chirurghi del St Thomas’s Hospital per operare il testicolo ritenuto, non era basato su alcun dato statistico che ne confermasse la validità. Certamente non fu ben accettato, ma questo non gli impedì di laurearsi e di cominciare la sua carriera. Alla fine degli anni Quaranta, impressionato dall’aumento vertiginoso dei tumori al polmone, Doll cominciò ad affrontare il problema con lo statistico ed epidemiologo Austin Bradford Hill: pensò subito che avesse qualcosa a che fare con il traffico e l’inquinamento, ma si accorse poi, analizzando le cartelle dei malati, che a morire di tumore al polmone erano soprattutto i fumatori. I risultati della ricerca vennero sintetizzati in un articolo pubblicato nel 1954 sul ”British Medical Journal”. Lui, per primo, smise di fumare, ma era profondamente convinto che la sfida più importante per prevenire la malattia non era tanto quella di convincere i fumatori a smettere, ma di impedire ai ragazzi di cominciare. La questione del fumo ha accompagnato Doll fino alla fine della sua vita, ma non è stato il suo unico campo di interesse. Dopo la tragedia di Hiroshima, contrariamente a quando pensava la comunità scientifica dell’epoca, dimostrò che anche basse dosi di radiazioni ionizzanti potevano provocare tumori e che l’effetto è proporzionale alla dose. Ancora. Il suo lavoro di epidemiologo lo aveva portato a studiare l’influenza dell’alcol in gravidanza, gli effetti collaterali della pillola contraccettiva e l’efficacia dell’aspirina nella prevenzione della malattie di cuore. Le sue ricerche, come le sue opinioni, hanno sempre fatto discutere la comunità scientifica. Secondo Doll, che ha avuto nel corso della sua carriera moltissimi premi e riconoscimenti ed era regius professor di medicina all’Università di Oxford, oggi i finanziamenti per la ricerca vengono concentrati su progetti ben precisi e non c’è denaro disponibile per persone che vorrebbero verificare le loro idee, magari un po’ bizzarre, ma capaci di modificare il corso della medicina. Com’era la sua, a proposito del fumo» (Adriana Bazzi, ”Corriere della Sera” 26/7/2005).