varie, 22 luglio 2005
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Moore Mike
• Whakatane (Nuova Zelanda) 28 gennaio 1949. Politico. Ex direttore generale della Wto (1999-2002) • «La sapete quella della patata allucinogena? la storia preferita di Mike Moore [...] Non è una barzelletta, giura, è una storia vera. ambientata in Nuova Zelanda [...] L’ha inserita nel suo [...] libro Una breve storia del futuro [...] nell’isolatissima Nuova Zelanda scoppiò una violenta protesta. I manifestanti erano contadini e bottegai, appoggiati dalla Chiesa locale. Il loro slogan: abbasso la patata. Nella ”nuovissima” Nuova Zelanda la patata era arrivata per ultima. Era un prodotto nuovo, d’importazione, che rischiava di rovinare il mercato tradizionale. ”E ci fu persino un leader religioso che tuonò contro il tubero straniero, sostenendo che si trattava di un pericoloso allucinogeno, cattivo quasi quanto il tè’”. [...] Paladino del libero mercato [...] era considerato ”il candidato degli americani” contro quello di molti Paesi asiatici guidati dal Giappone, con l’Europa divisa. Fu rottura. Si chiese al direttore uscente, l’italiano Renato Ruggiero [...] di restare: lui rispose prenotando una crociera ai Caraibi. Alla fine fu staffetta. [...] deputato laburista di Christchurch, ex ministro del Commercio, ex premier neozelandese [...] a 23 anni, dopo aver lasciato la scuola a 15 e aver fatto il macellaio, il tipografo, l’operatore sociale, fu eletto al Parlamento di Wellington (deputato più giovane della storia del suo Paese), il socialismo votato al liberalismo ”perché favorisce i poveri” [...] volò sotto la quercia lettone di Ginevra giusto tre mesi prima di Seattle. Disse: ”Se falliremo, ci sveglieremo con un altro muro di Berlino”. Il vertice fallì: fuori, per il popolo di Seattle che mise a fuoco la città, dentro perché non si trovò un accordo tra i Paesi ricchi e poveri, importatori ed esportatori, americani ed europei. Moore, allora, non finì sul banco degli accusati. [...] Non aveva ancora trent’anni, fu trombato alle elezioni, fu colpito da un tumore al cervello. Guarì. tornò a vincere. A lungo ministro del Commercio estero (e nell’88-89 anche ministro dell’America’s Cup) fu premier per otto settimane [...]» (Michele Farina, ”Sette” n. 36/2001).