Filippo Falsaperla, ཿLa Gazzetta dello Sport 22/7/2005;, 22 luglio 2005
Marco Melandri vive a Kings Newton, meno di cinque chilometri dal circuito inglese di Donington, in una villetta (una farm, per la precisione) curiosamente senza giardino: «L’ho cercata apposta senza prato, non lo sopporto
Marco Melandri vive a Kings Newton, meno di cinque chilometri dal circuito inglese di Donington, in una villetta (una farm, per la precisione) curiosamente senza giardino: «L’ho cercata apposta senza prato, non lo sopporto. Quel poco che c’è lo cura una vicina. Mi ha chiesto se poteva piantare qualcosa, le ho detto sì, ma se avesse curato tutto lei». La passione per l’Inghilterra gli venne nel ’99: «Avevo 15 anni. Dovevo andare negli Stati Uniti per una settimana di pubbliche relazioni, ma passando da Londra ho perso l’aereo e sono rimasto un giorno intero in aeroporto. Ero solo, la gente mi parlava per spiegarmi cosa fare e io non capivo una parola. Mi sono sentito una nullità e ho deciso che avrei imparato l’inglese come l’italiano. Volevo trasferirmi a Londra, ma ero minorenne e allora non se ne fece nulla». Fino a novembre 2002 ha vissuto nella capitale: «Troppo caotica e troppi italiani. Il mio amico Jamie Dobb, ex crossista abitava da queste parti. Mi ha suggerito di trasferirmi. Sono stato un po’ a casa sua, poi ho affittato una casa a Derby. Ma costava un sacco: 150 sterline la settimana. Ho pensato che buttavo via soldi, che sarebbe stato meglio comprare. La moglie di Jamie mi ha dato una mano a prendere appuntamenti, in settembre ho preso questa, a novembre era finita la ristrutturazione. Intorno non c’è tanta gioventù, ma se mi comporto bene con i vicini, tra qualche anno mi ritrovo erede di qualche casa...».