Varie, 21 luglio 2005
CAPEZZONE
CAPEZZONE Daniele Roma 8 settembre 1972. Politico. Del Pdl. Portavoce di Forza Italia. Eletto nel 2006 alla Camera con la Rosa nel Pugno, nel novembre 2007 passò al gruppo misto. Dal 2001 al 2006 segretario del partito Radicale • «[...] virgulto pannelliano (l’ultimo di una lunga serie di giovani talentuosi che parte da Francesco Rutelli e Giovanni Negri per finire con Marco Cappato e lui) [...]» (Giorgio Del Re, ”Sette” n. 35/2001) • «[...] il radicale più educato che sia mai esistito in Italia. Provate, se ritenete, a bloccarlo per strada. Prima vi ringrazierà tantissimo, anche cinque grazie di seguito, e poi non vi lascerà più. Trentaquattro anni. Deputato, presidente della Commissione attività produttive, segretario del partito. ”E opinionista di Markette [...] Lì intercetto la fascia smart di pubblico [...] Né di destra né di sinistra. Con le proprie idee, che ha voglia di capire [...] Dormo quattro ore a notte, ogni giorno in un luogo, la settimana fila via senza un minuto di pausa [...]”» (Antonello caporale, ”la Repubblica” 25/10/2006) • «C’era un tempo, piuttosto recente, in cui Daniele Capezzone dichiarava di voler ”vivere in un Paese senza sesso” e catechizzava chi, come Alessandro Cecchi Paone, ”ha desideri di outing a sette giorni dal voto”. Ora l’outing, o più correttamente il coming out, lo ha fatto lui, Capezzone medesimo. Domanda: ” mai stato sedotto da un uomo?”. Risposta: ”Credo a una cosa che ha detto lo scrittore Jorge Luis Borges, ”bisogna avere una mente ospitale’. Ho avuto rapporti di amicizia e oltre con ragazze e ragazzi”. Dove la notizia è tutta nell’avverbio. Oltre, appunto. La rivelazione è in edicola sulle pagine patinate di Eva Tremila, dove si apprende che il ”gran bravo ragazzo” Capezzone [...] presidente della commissione Attività produttive della Camera, ama ”le persone che pensano”, preferisce i boxer a slip e perizoma, non disdegna quella ”istituzione benemerita” che sono a suo giudizio i film porno, parla anche nei momenti più intimi (’il dialogo è essenziale, altrimenti sarebbe solo macelleria”) e mai e poi mai si farebbe spalmare la crema solare da un politico. ”Dio ce ne scampi, avrei paura si fregassero anche la crema”. [...] ”[...] un sondaggio del sito Gay.tv mi ha eletto miglior amico degli omosessuali in Italia e [...] su Novella2000 online sono in testa come fidanzato ideale di Manuela Arcuri, davanti al figlio di Gheddafi, a Matteo Marzotto e a Massimiliano Rosolino”. In Transatlantico, ovviamente, se ne parla. ”Capezzone bisex? L’ho capito da come mi guardava”, sogghigna Ignazio La Russa [...]» (Monica Guerzoni, ”Corriere della Sera” 26/10/2006) • Segretario del partito Radicale, ha perso la carica nel 2006 dopo un feroce scontro con Marco Pannella: «[...] Pannella però con gli scontri ci va a nozze: ”Capezzone? Grande persona, grandi difetti [...] Ciascuno è fatto come è fatto, però dal primo giorno Daniele ha creato gravi difficoltà e io ho dovuto difenderlo contro antipatie e critiche giuste e dire ”guardate che questo qua è un grande valore che arriva, un tesoro di cui dobbiamo fare tesoro, ma per suo carattere tutto ciò è come scontato, poi se uno gli dice che ha un neo sulla punta del naso s’incazza”. Come dire, è un ingrato. Emma Bonino, l’altra leader radicale e ministro, sta con Pannella. L’ingrato Capezzone ha raggiunto grande visibilità, dalle apparizioni a Markette in tv alla presidenza della commissione Attività produttive di Montecitorio alle [...] interviste sui magazine di gossip. [...]» (’la Repubblica” 1/11/2006) • «[...] il ”ribelle” Daniele non scherza: vera macchina da guerra, dichiaratore a getto continuo, tanto evoluto nell’arte di sviluppare la propria immagine [...] Abilissimo Capezzone nel piazzarsi in tutti i crocevia della politica quanto lo è Pannella nel rifuggirne, per scegliere la testimonianza esterna al Regime. Ecco, dunque, nella direzione radicale il segretario appuntarsi al petto la medaglia per ”averle azzeccate tutte: l’agenda Giavazzi, la legge Biagi, il tavolo dei volenterosi”. Se non c’ero io, sembra dire Capezzone, il partito sarebbe scomparso, cespuglio all’ombra dell’Ulivo. L’altra faccia della medaglia è quella denunciata [...] da Pannella: ”Il Partito è in una situazione che non ha mai conosciuto, come organizzazione sta molto male. Credo che Daniele abbia mandato agli iscritti sì e no una lettera in un anno, la stessa convocazione del congresso io non l’ho ancora ricevuta...”. C’è dell’altro, naturalmente. Capezzone ha assunto una posizione doppiamente critica: nei confronti del governo e della Rosa nel pugno. Se in politica fossero possibili le equazioni, lui starebbe a Prodi come Follini sta a Berlusconi, spina costante nel fianco del premier, specie sulla legge finanziaria. Al punto da immaginare un voto contrario dei Radicali al decreto fiscale del governo. Sennonché al ministero delle Politiche europee estero siede Emma Bonino, che il decreto-legge ha condiviso. Come bocciare la manovra senza sconfessarla in quanto troppo arrendevole? E in che modo sviluppare l’iniziativa critica nei confronti del premier senza prestare il fianco alle sue vendette? Ecco perché lo scontro interno ha subìto un’accelerazione, proprio alla vigilia del congresso, portando a galla le incompatibilità tra un Marco in cerca del chiarimento che si auto-infligge il ruolo di ”ultimo giapponese dell’utopia prodiana”, e un Daniele ormai punto di riferimento per i non-allineati, coccolatissimo dai ”berluscones”, Sandro Bondi in testa. Al punto che non è azzardato scorgere in lui i tratti da potenziale futuro protagonista della destra liberale, quasi un Cameron all’italiana. Perché bravo, Capezzone, lo è di sicuro. Lo stesso Pannella rivendica di esserne stato il talent scout, avendolo fatto segretario radicale all’età di 28 anni [...]» (Ugo Magri, ”La Stampa” 1/11/2006).