Michele Serra, ཿla Repubblica 21/7/2005;, 21 luglio 2005
«Nei meno giovani rimane vivo (e con ottime ragioni) il rimpianto per le estati vuote di una volta, quando il massimo brivido consentito era sapere che il tale terzino di serie B, in ferie nella spiaggia accanto, avrebbe giocato la sera in un torneo inter-bar, su un campo sabbioso e liso, sfidando le ire dell’allenatore
«Nei meno giovani rimane vivo (e con ottime ragioni) il rimpianto per le estati vuote di una volta, quando il massimo brivido consentito era sapere che il tale terzino di serie B, in ferie nella spiaggia accanto, avrebbe giocato la sera in un torneo inter-bar, su un campo sabbioso e liso, sfidando le ire dell’allenatore. Non è passatismo, è che il vacuum estivo accresceva l’appetito per la nuova stagione e il primo ”Calcio minuto per minuto”, rendeva desiderabile e atteso il ritorno del ”calcio vero”, quello che metteva in palio i famosi due punti. E nelle rarissime sortite pre-campionato che la Rai considerava decoroso mandare in onda, telecronisti bravi e coscienziosi avvertivano che ”questo non è un test attendibile”, ”è solo un buon allenamento”, come se fosse sputtanante eccitarsi troppo» (Michele Serra).