Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  luglio 19 Martedì calendario

Loeb Sebastien

• Oberhoffen (Francia) 26 febbraio 1974. Pilota di rally. Campione del mondo 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 (Citroen) • A 3 anni comincia a praticare ginnastica seguendo le orme del padre. Per 4 volte è campione d’Alsazia ed è 5° nel campionato francese. Nel 1997 debutta in classe N con una Peugeot 106 e nel 1998 corre le prime gare con Daniel Elena, lo storico copilota. Nel Rally Catalogna ’99 guida per la prima volta una WRC (Seat) per la rivista Echappement. Nel 2000 corre 2 gare Mondiali (Sanremo e Corsica) con una Corolla WRC. Nel 2001 è campione del mondo Super 1600 (Saxo). Nel 2002 centra la prima vittoria iridata in Germania. Nel 2003 è vice-campione del mondo • «L’invincibile. In uno sport duro e puro. Dove non ci sono vie di fuga, dove sfiori in continuazione muretti e alberi a 200 all’ora. Con il navigatore che deve avere una cieca fiducia in quello che fai con il volante e l’acceleratore. Mentre lui ti legge le note, ti segnala le curve, le insidie, le strettoie. [...] Un talento naturale, capace di andare forte con qualsiasi mezzo, tanto da essere arrivato a correre anche a Le Mans, secondo nel 2006 con l’artigianale Pescarolo dietro al colosso Audi. Non solo. [...] voleva essere un ginnasta. Mal’esordio nei rally nel 1995 gli fece subito cambiare idea. Da allora è stato un crescendo [...]» (Lodovico Basalù, “l’Unità” 26/10/2009) • «[...] Dopo il Mondiale Junior con la Saxo, nel 2002 in Germania ha vinto con la XsaraWrc il primo rally iridato. Sempre con la Citroën ha sfiorato il titolo 2003 e l’ha conquistato nel 2004. È diventato SuperSeb, insaziabile cacciatore di successi. [...] da adolescente volteggiava nelle palestre sognando un oro olimpico nella ginnastica, sta con i piedi piantati per terra. [...]» (Guido Rancati, “La Gazzetta dello Sport” 19/7/2005). «[...] scorrazzava sulle strade dell’Alsazia per la gioia dei gommisti e la disperazione dei gendarmi è diventato uomo. Voleva guadagnarsi da vivere con le corse e c’è riuscito. [...] È diventato il numero uno, ma non ha perso niente della sua naturale semplicità. Un’attitudine che Guy Frequelin apprezza in modo particolare: “Non essersi montato la testa — argomenta il gran capo della Citroën Sport — è la prova che oltre ad avere un gran talento è decisamente intelligente. Con me e con tutti gli altri componenti della squadra continua a comportarsi come il primo giorno che ha varcato i cancelli della fabbrica e spero proprio che non cambi”. [...]» (Guido Rancati, “La Gazzetta dello Sport”4/10/2005).