Varie, 19 luglio 2005
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Nicklaus Jack
• Columbus (Stati Uniti) 21 gennaio 1940. Giocatore di golf. Probabilmente il più grande di tutti i tempi. «[...] ”Orso d’oro”, come veniva chiamato sui green di tutto il mondo, là dove s’era guadagnato il titolo di ”Golfer of the Century”. [...] un golfista da ”gesti bianchi” [...] ha vinto più volte tutto quel che c’era da vincere. Sei Masters, quattro Open degli Stati Uniti, tre Open della Gran Bretagna, cinque Pga championship: fanno diciotto tornei ”major” [...] Nicklaus ha vinto presto, già uno Us Open al debutto da professionista nel ’62, ma ha vinto anche tardi, a 46 anni è stato primo nel Master di Augusta. Ha ingaggiato e vinto duello con avversari leggendari che si chiamano Arnold Palmer e Gary Player, ma bisogna avere una certa età per ricordarli. Nella sua città natale, Columbus nell’Ohio, c’è un museo a lui dedicato che espone, tra gli altri cimeli, una riproduzione del salotto di casa sua in Florida. Ninnoli e foto dei famigliari comprese. Nicklaus dice di essere stato un golfista potente, quando la potenza doveva prendere il sopravvento attraverso materiali sempre più sofisticati. Come nel tennis, più o meno. [...] Nicklaus usava solo il suo cervello e le sue mani pregiatissime, forse con i nuovi materiali avrebbe vinto di più: ”Forse, ma non ho rimpianti. Ero un giocatore di potenza quando la potenza non era la parte più importante del gioco, la sua natura come accade oggi. Mi piace guardare i ragazzini con le loro mazze di grafite, coi loro tiri lunghissimi, ma mi rendo conto che questo è un gioco diverso da quello dei miei tempi”. Se Nicklaus non ha avuto nessuna arma spaziale a disposizione, il cervello gli è rimasto anche per il dopo carriera che i golfisti, i più intelligenti, fanno correre accanto al green. Il campione s’è trasformato in architetto, di campi di golf ovviamente. [...] Dall’architetto è nato l’imprenditore, con un’immobiliare che si chiama, ovviamente, Nicklaus Investments. L’imprenditore è quindi arrivato al top attraverso l’accordo con una società di servizi finanziari che si chiama Guggenheim Partners, e qui siamo davvero nel Grande Slam della finanza. Obiettivo: residence di lusso e campi di golf firmati Nicklaus. Con la collaborazione della Royal Bank of Scotland, che ha concesso al grande Jack un onore riservato (in vita) solo alla Regina: un biglietto da cinque sterline col suo testone biondo. [...] Molti possono diventare un mito, pochi una banconota» (Mattia Chiusano, ”la Repubblica” 18/7/2005).