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 2005  luglio 19 Martedì calendario

Nelson Willie

• Abbott (Stati Uniti) 30 aprile 1933. Cantante • «[...] leggenda del country, ”fuorilegge” per autodefinizione [...] a partire dall’alzata di scudi del 1979 quando il cantante, rimasto senza contratto discografico, seppe reinventarsi dando vita al movimento ”outlaw country” con Kristofferson e Jennings. Nel frattempo è diventato un eroe della cultura popolare, festeggiato con un concerto all star per il suo 70° compleanno (sul dvd Willie Nelson & Friends gli rendono onore Bob Dylan, Keith Richards, Kid Rock e Ben Harper, fra gli altri) e interpretando pure numerosi film (il più famoso è Strade violente di Michael Mann [...]) [...]» (’la Repubblica” 18/7/2005) • «[...] Nel 1975 il suo primo lp di successo, Red-Headed Stranger ha cementato la sua reputazione di fuorilegge, ma con l’animo da hippie sentimentale. Il look – blue jeans, trecce rossastre, l’inseparabile bandana a stelle e strisce – hanno fatto il resto. Da allora anche le sue sventure giudiziarie hanno finito per accrescerne il mito di ribelle anticonformista, in lotta perpetua con il ”governo ladro”. Memorabile il suo braccio di ferro con il fisco Usa, che nel 1990 lo accusò di aver evaso 17 milioni di dollari in tasse e gli espropriò la maggior parte dei beni. Ad aiutarlo a rialzarsi furono gli amici che acquistarono le sue proprietà, nel frattempo messe all’asta, per restituirgliele. Oltre a The IRS Tapes: Who’ll Buy My Memories, un doppio cd i cui profitti andarono tutti nelle casse degli esattori. Per vendicarsi delle sue continue prese di posizione giudicate ”troppo liberal”, nel settembre 2006 le autorità della Louisiana l’arrestarono per droga, dopo aver trovato marijuana e funghi psichedelici nell’autobus della sua band. ”L’erba va legalizzata”, rispose il cantante, da anni co-presidente della National Organization for the Reform of Marijuana Laws. ” una medicina troppo buona”. Ma le sue crociate, oggi, sono anche altre. A partire da quella ambientalista, che l’ha indotto a confezionare, per la propria auto, biodiesel fatto in casa con oli vegetali. E ad appoggiare l’artista-comico- scrittore ebreo di sinistra Kinky Friedman, nella sua campagna (fallita) per diventare Governatore del Texas. E ben prima delle Dixie Chicks, fu lui il primo a criticare George W. Bush, in una conferenza stampa a Londra in cui gli chiesero cosa pensasse del ”presidente texano cowboy”. ”Bush non è del Texas e tantomeno un cowboy. Quindi non offendete texani e cowboys”. La destra repubblicana, padrona nella terra del country, fu costretta come al solito ad ingoiare. Ed è tornato a farlo nel novembre 2006, con Whatever Happened to Peace on Earth, un inno pacifista fortemente contrario alla guerra in Iraq, simile, nel tono, a Jimmy’s Road, scritto dallo stesso Nelson nel 1968 per protestare contro la Guerra in Vietnam. Oggi anche i gay lo considerano un’icona. Grazie a Cowboys Are Frequently, Secretly Fond of Each Other, la canzone in stile tex-mex che racconta la love story tra due cowboy con frasi quali ”A cosa credi che servano tutte quelle selle e stivali?”. Il motivo ha debuttato a San Valentino, ”Perché mi piace provocare, e non mi stancherò mai di farlo”» (Alessandra Farkas, ”Corriere della Sera” 2/4/2007).