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 2005  luglio 19 Martedì calendario

Lehman Ernest

• Nato a New York (Stati Uniti) l’8 dicembre 1915, morto a Los Angeles (Stati Uniti) il 2 luglio 2005. Sceneggiatore. «[...] uno degli sceneggiatori preferiti da registi come Hitchcock e Wilder. Ha scritto le sceneggiature di film ispirati ai musical di Broadway come West Side Story e Tutti insieme appassionatamente; commedie come Sabrina; storie del brivido come Intrigo internazionale. Nel 2001 ha ricevuto l’Oscar alla carriera» (’la Repubblica” 7/7/2005). «[...] Per molti, anche tra gli appassionati di cinema, il nome di Lehman potrebbe risultare sconosciuto. il destino degli sceneggiatori. Il loro lavoro si svolge, prevalentemente, lontano dalla luce dei riflettori. In questo ci può essere qualche rimpianto. Esplicitato nel 2001, quando l’Academy decise di assegnargli il suo unico oscar, alla carriera. Nel discorso di ringraziamento Lehman, dopo le frasi di rito, disse riferendosi agli sceneggiatori: ”abbiamo sofferto troppo spesso e a lungo l’anonimato. Mi appello a tutti i critici e a quanti scrivono di cinema di tenere sempre a mente, per favore, che la produzione di un film comincia e finisce con una sceneggiatura”. Messaggio ricevuto e, per far capire il livello creativo di Lehman, ecco alcuni dei film che ha scritto: La sete del potere, Sabrina, Il re ed io, Lassù qualcuno mi ama, Piombo rovente, Intrigo internazionale, Dalla terrazza, West Side Story, Intrigo a Stoccolma, Tutti insieme appassionatamente, Chi ha paura di Virginia Woolf?, Hello Dolly!, Se non faccio quello non mi diverto, Complotto di famiglia, Black Sunday e Sabrina un’altra volta. Ora probabilmente tutti, anche quanti non avevano mai notato il nome di Lehman, avranno capito che si tratta di un personaggio. Uno che, dopo essersi laureato, anziché cercare un lavoro, passava le giornate su una panchina prendendo appunti, guardando gli operai che costruivano la Henry Hudson Parkway a New York, rimediando un’invidiabile abbronzatura. Poi se ne tornava a casa dai genitori, per chiudersi nella sua stanza. Scrivere e avere un eventuale rifiuto differito nel tempo era più sopportabile che un rifiuto diretto e immediato ottenuto durante un colloquio di lavoro. Questo il pensiero di Lehman. Per sua fortuna aveva talento. A 27 anni vende il suo primo racconto, Double Cross. L’agente si scusa con lui, sono solo 200 dollari. Ernest è al colmo della felicità. Qualche tempo dopo scrive la novella The sweet smell of success (Piombo rovente).  a casa. Non ha un soldo, ha qualche conto da saldare, uniche voci attive: una moglie di nome Jacqueline e un barboncino di nome Muffin. Squilla il telefono, è il suo agente. Lo chiama al telefono dalla redazione di Cosmopolitan e gli passa un responsabile del giornale che dice ”ho una richiesta, posso diventare il presidente dell’Ernest Lehman fan club?”. La risata liberatoria di risposta segna l’inizio di una fortunata carriera. Contrariamente però a molti colleghi scrittori dell’East Coast, Lehman non è presuntuoso, non considera la sceneggiatura un lavoro di serie B. Anche perché non ne ha ancora mai scritte quando John Houseman, il produttore di Giulio Cesare, Brama di vivere, e tanti altri grandi film, porta a Los Angeles l’intera famiglia Lehman sotto contratto per la Paramount. Ernest deve scrivere la sceneggiatura di La sete del potere, tratta dal romanzo di Cameron Hawley. spaventato, il regista è Robert Wise, nel cast ci sono William Holden, June Allyson, Barbara Stanwick, Frederc March, Walter Pidgeon, Shelley Winters. ”Il film stava diventando grosso e io ero piccolo”, confessa. La riprova dell’insicurezza viene quando il potente Houseman lo convoca, in presenza di Wise. Houseman racconta il film, scena per scena, poi sta per leggere il momento che pare sia il suo favorito quando viene interrotto da Lehman: ”non disturbarti a leggere questa scena, la sto riscrivendo”. In un momento è il finimondo. Houseman schiuma rabbia, gli lancia uno sguardo fulminante e urla ”sei un elefante in cristalleria, torna al tuo ufficio, quello è il tuo posto”. Naturalmente, il film fu un successo clamoroso. E, nonostante se stesso, Ernest è diventato sceneggiatore. Talvolta con lavori originali (La sete del potere, Piombo Rovente, Intrigo internazionale) altre volte invece sono adattamenti di lavori di altri come Virginia Woolf di Albee, ritenuto intraducibile per il grande schermo. Collaboratore di Wise, Wilder e Hitchcock, una volta Lehman si è cimentato con la regia, Se non faccio quello non mi diverto (dal Lamento di Portnoy di Roth). Quattro sue sceneggiature ottengono la nomination per gli Oscar: Intrigo internazionale, Sabrina, West Side Story e Chi ha paura di Virginia Woolf? nominato anche miglior film, come Hello Dolly!. Ma non vincerà mai. Se non tardivamente per l’intera carriera. Costellata di successi e poliedrica, perché è stato tra i migliori adattatori di commedie musicali di Broadway, maestro di suspence, dotato di grande tocco nella commedia. Eppure durante la scrittura di Intrigo internazionale Lehman voleva mollare tutto. Gli sembrava impossibile finire quel lavoro. Era preso da sconforto. In soccorso venne Hitchcock che gli disse ”ehi, è solo un film”. In fondo questo ha scritto, solo dei film. Ma che film» (Antonello Catacchio, ”il manifesto” 7/7/2005).