Corriere della Sera 18/07/2005, pag.16 Mario Porqueddu, 18 luglio 2005
"Mi ucciderò". Per tre mesi diario aperto sul blog. Corriere della Sera 18/07/2005. E’ ancora su Internet, anche se la famiglia voleva che fosse oscurato
"Mi ucciderò". Per tre mesi diario aperto sul blog. Corriere della Sera 18/07/2005. E’ ancora su Internet, anche se la famiglia voleva che fosse oscurato. Si intitola "Primadipartire" e inizia il 18 aprile, con queste parole: "Questo è il diario pubblico di un aspirante suicida. Ormai le idee le ho chiare, so cosa farò e so quando lo farò... Sentitevi liberi di commentare quello che scrivo... Questo blog non è un’istigazione al suicidio. Non chiedo né consiglio a nessuno di seguire la mia scelta". Firmato: Luca K . I commenti sono stati centinaia. Da maggio in avanti la comunità dei blogger ha dialogato a lungo con l’autore di "Primadipartire", ha seguito per settimane questa storia e la commenta ancora, ora che è finita. Poche righe in cronaca: giovane suicida nell’Adda, aveva 26 anni, viveva a Lodi, si chiamava Ciro Eugenio Milani, si è ucciso buttandosi giù dal ponte di Paderno. Perché ancora non si sa del diario in rete. Non si sa che il 26 giugno ha scritto: "Stanotte ho fatto un sopralluogo preliminare al luogo deputato al mio salto nel vuoto... Devo risolvere un problema pratico: per saltare devo scavalcare un parapetto alto un metro e 60 centimetri. Non sono bravo a scavalcare ringhiere, come posso fare?". Gli risponde Fra . Scrive: "Il rimedio per il muretto alto secondo me è una di quelle sedie ripieghevoli, sono giusto quei 40 cm che ti mancano". Poi chiede: "Non hai paura di buttarti? Il mio piccolo catorcio sarà la mia tomba. A proposito volevo chiederti una cosa, per sigillare il tubo al finestrino secondo te devo usare solo nastro adesivo?". Fra scrive come un altro aspirante suicida, anche lui su Internet. Non è il solo, ma è quello che Ciro leggeva di più e prendeva sul serio. Sul parapetto del ponte di Paderno hanno trovato una sedia pieghevole. Il 7 luglio, l’ultima spesa. Si intitola "Malinconia a 4.99euro", che è il prezzo del Martini bianco. Lo scontrino: "Certosa 0,99, speck, 1,77... numero articoli 8, totale 16,50". Ciro scrive: "Ero al supermercato. Mi sono sentito malinconico. Ho comprato le solite cose: del pane, un po’ di affettati. Ho preso una bottiglia di Martini. Magari questa è l’ultima volta che faccio la spesa, pensavo. E lo penso anche adesso: in casa ho cibo a sufficienza". Era un programmatore, ha ordinato al computer di mandare in rete i suoi messaggi anche quando non ci sarebbe più stato. Lo spiega la nota di un messaggio scritto l’ultima notte: "Questo e altri miei post potrebbero apparire nei prossimi giorni: ho impostato la pubblicazione in data futura". Poi saluta: "Ue’, ciao a tutti. Me ne sono andato. Scusate, ma sono le 2.25 e ho ancora un po’ di cose da fare. Questi sono saluti alla spicciolata. A qualcuno di voi ho spedito cose. A qualcuno ho spedito email. A qualcuno ho preparato qualcosa. Io sono felice così". Era nato a Oggiono nel ’79. Era iscritto all’Ordine dei pubblicisti dal febbraio ’98. Sabato 9 luglio era stato in birreria con gli amici. Questo, invece, è un messaggio del 26 aprile: "Negli ultimi anni ho pensato a molte diverse modalità di suicidio. Alcune tranquille, altre intime, altre spettacolari". Come quella che presenta subito dopo: "Il suicida vuole suicidarsi in diretta, e vuole che ci siano persone a guardarlo (dai loro pc , ndr ). Il suicida vuole suicidarsi qualora ci sia un numero di persone X a guardarlo, chessò, 100 persone. Il sito gestisce tutto: al raggiungimento del 100esimo collegato in contemporanea, l’iniettore (di una sostanza mortale, ndr ) farà il suo dovere e il suicida morirà". Commento di Doria il 3 maggio: "Che blog spettacolare!". Il 20 Ciro scrive: "Io so e loro no. Continuo a vivere la mia vita di ogni giorno. Lavoro, amici, famiglia. Senza modifica alcuna, senza lasciar trasparire nulla... Ho deciso la data e intendo rispettarla". Il 1° giugno: "Meno uno. Manca soltanto un mese alla mia partenza da questo simpatico pianeta. Manca soltanto un mese al mio suicidio". Quel giorno apre un altro blog: "L’aspirante suicida chiacchiera" per chattare con chi lo sta seguendo. Il 24 mette in rete un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno "La chat-line lo salva dal suicidio" e avverte "Provate a farlo a me, e vi uccido". Il 27 risponde a un po’ di lettori. Uno firmato TheSwon scrive: "Ammazzati. Levati dalle palle! Fai come vuoi! Ma che senso ha questo blog?". Ciro: "Scusami, ma se ti da così fastidio cambia pagina e leggi qualcos’altro". Un altro dice: "Non permetterti di insultare la vita in questo modo. Questo non deve esserti concesso". Ciro: "Cioè? Censurare la mia libertà di opinione? Ritieni non morale parlare di vita, morte, suicidio?". Lettore: "Sto pensando di denunciare questo blog alla Polizia Postale...". Ciro: "E’ così pericoloso quello che scrivo, così pericoloso da meritare denuncia e censura?". La notte del 20 giugno Ciro è in chat con Temporale, che attacca: "Esibizionista. Il vero suicida non lo dice. Ma lo fa. Tu da quanto tempo progetti? I progetti sono parole, e le parole non valgono niente". Ciro: "Aspetta il 20 luglio e poi dimmi se sono parole". La data era l’unica bugia: si è ucciso la mattina dell’11. Il suo blog, invece, va avanti. "Stiamo pensando di andare a trovare Ciro al cimitero. Dove possiamo prendere informazioni?" chiede adesso TheSwon . Mario Porqueddu