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 2005  luglio 18 Lunedì calendario

GOTTI Irv (Irving Lorenzo) New York (Stati Uniti) 26 giugno 1971. Produttore discografico • «[

GOTTI Irv (Irving Lorenzo) New York (Stati Uniti) 26 giugno 1971. Produttore discografico • «[...] uno dei più famosi produttori discografici americani, una star del mondo del rap. Che forse, dietro la maschera del successo, nasconde la sua anima da gangster. il 19 gennaio del 2005, quando la polizia di New York arresta uno dei più ricchi e celebri produttori musicali americani, Irv Gotti, l’uomo che ha portato al successo personaggi del calibro di Ja Rule, Jay Z e Ashanti, una superstar multimiliardaria del mondo del rap, uno dei più potenti ”boss” dell’hip hop afroamericano. Secondo gli agenti Gotti è un trafficante di droga, a capo di una organizzazione responsabile di spaccio, riciclaggio e omicidio. L’Fbi è convinta che Gotti non sia solo un produttore musicale, ma un criminale, un gangster partner dei signori della droga di New York. Com’è possibile che un ragazzo in grado di guadagnare legittimamente una fortuna, con i dischi da lui prodotti, sia in realtà un gangster? Proviamo a ricostruire la vicenda. Il vero nome di Irv Gotti è Irving Lorenzo, [...] nato a Hollis, nel Queens, a New York, nel 1971. La sua avventura nel mondo del rap inizia alla metà degli anni Novanta, quando il giovane Irving produce il disco d’esordio di una rapper newyorkese, Mic Geronimo, The Natural, nel 1995. All’epoca si faceva chiamare Dj. Irv e, come racconta il suo avvocato, ”la malavita non aveva alcun fascino su di lui” nonostante il quartiere in cui era cresciuto fosse quello dominato dalla banda di McGriff. Lui e i suoi sette fratelli non erano mai finiti nei guai, nessun arresto, nessun problema, il padre era un onesto tassista della Grande Mela, un lavoratore accanito costretto a passare buona parte della sua vita a bordo dell’auto per poter mantenere la famiglia, la madre casalinga controllava i figli con grande attenzione. A Irving piaceva la musica, amava fare il dee jay, frequentare il mondo dell’hip hop, conoscere altri musicisti e rapper, e questa sua passione lo portò ad un primo lavoro, nel 1994, come ”talent scout” di una piccola etichetta indipendente, la Tvt. Irving aveva talento e lo dimostrò subito, mettendo sotto contratto un trio del suo quartiere, Cash Money Click, nei quali militava Ja Rule. Poi la produzione di Mic Geronimo e quindi, nel 1996 il primo salto verso il grande successo, il passaggio a una delle etichette più potenti dell’hip hop americano, la Def Jam, e la produzione di Reasonable Doubt, album d’esordio di Jay Z, destinato a diventare un classico dell’hip hop degli anni Novanta. Da quel momento Irving diventa ”Gotti”, come il padrino della mafia, soprannome che gli viene affibbiato proprio da Jay Z. E tutto sembra cambiare. Il bravo ragazzo del Queens diventa uno dei produttori più richiesti dell’hip hop, e contribuisce a creare il successo di due nuova star, Dmx nel 1998 e Ja Rule, nel 1999. Irv pian piano cambia, gode del successo, come ovvio, ma il suo ego cresce a dismisura, pensa di essere infallibile, pensa di poter fare tutto, di poter ottenere tutto. Fonda la sua casa discografica, la Murders Inc., e inizia a sfornare dischi tutti sotto il suo controllo, continuando con successo a produrre Ja Rule, vendendo milioni di dischi con Jay Z, lanciando Fat Joe e poi scoprendo un’altra star destinata a scalare le classifiche americane, Ashanti. Fino al 2002 la sua strada sembra pavimentata d’oro, trasforma tutto in successo e in denaro. Ma qualcosa non quadra e nel 2003 tutto cambia. Alle 6 del mattino del 3 gennaio di quell’anno la polizia fa irruzione negli uffici della Universal Music a Manhattan, con un’autorizzazione alla perquisizione delle stanze della Murders Inc. Gli investigatori lavorano fino a sera, svuotano cassetti e memorie di computer, sequestrano documenti e registrazioni, portano via casse di materiali, cercano tutto quello che possa servire a comprendere meglio i legami di Irv Gotti con un signore di 42 anni chiamato Kenneth McGriff. Apparentemente McGriff, il cui soprannome è ”The Supreme” è uno dei molti personaggi del sottobosco dell’hip hop afroamericano, che cerca di farsi strada con le sue produzioni, i suoi contatti. Ma McGriff è tutt’altro che un rapper: cresciuto nello stesso quartiere di Gotti, McGriff è stato il capo di una delle più pericolose gang della zona, ”The supreme team”, responsabile di un enorme traffico di droga e di innumerevoli omicidi, arrivata a guadagnare, nei momenti migliori, fino a 200.000 dollari al giorno. Nel 1989 McGriff viene condannato a dodici anni di prigione, ma nel mondo delle gang è già leggenda, al punto che il regista Mario Van Pebbles nel 1991 realizza un film, New Jack City, con Wesley Snipes nel ruolo di Nino Brown, personaggio ispirato alla figura di McGriff. Nel 1997 McGriff esce di prigione e secondo l’Fbi ricostruisce il suo commercio di droga, allargandolo a tutta la East Coast americana. Ma la prima cosa che fa è quella di contattare Gotti. Lo incontra, negli uffici della Murder Inc. e i due decidono di produrre insieme un film, si fanno fotografare insieme, lanciano in grande stile la loro nuova operazione. Per l’Fbi l´accordo serve, in realtà ad una gigantesca operazione di riciclaggio del denaro ”sporco” di McGriff. Nel 2001 McGriff viene arrestato di nuovo, per omicidio. Quando lo arrestano ha con se 11.000 dollari in contanti e una pistola calibro 40, che poi risulterà acquistata dal fratello di Irv, Rory Domingo Gotti. L’Fbi inizia a investigare sulla strana coppia e nel 2003 congela tutti i beni delle aziende di Gotti coinvolte nella produzione del film al fianco di McGriff. E poi [...] fa arrestare il produttore e suo fratello, con l´accusa di traffico internazionale di droga e il sospetto di un legame con un omicidio di uno spacciatore. Ma non è finita qui: uno dei personaggi più celebri dell’universo del rap odierno è 50 Cent, un ex spacciatore di basso livello diventato superstar dell’hip hop. Anche lui arriva dal Queens, da una vita fatta di spaccio e violenza, sua sorella Sabrina fu uccisa quando aveva solo otto anni e lui stesso è stato più volte in riformatorio e in prigione. 50 Cent non ha mai nascosto la sua antipatia, il suo disprezzo, per McGriff e per Gotti. Anzi in moltissime canzoni ha apertamente offeso i due e i loro amici rapper. Tra Gotti e 50 Cent, comunque, la tensione non è fatta solo di parole: nel 2000 un amico di 50 Cent deruba Ja Rule, Gotti si rivolge all’amico McGriff per recuperare la refurtiva e minacciare la star avversaria. Poi decidono di farsi giustizia da soli, vanno sotto gli uffici della Hit Factory a New York, aspettano che 50 Cent esca e lo prendono a pugni. Ma un altro rapper della Murder Inc., Ramel ”Black Child” Gill fa di più, accoltellando 50 Cent, che qualche tempo dopo sfugge a un tentativo di omicidio, quando la sua auto viene fatta segno di diversi colpi di pistola davanti alla casa della nonna, un attacco che in molti credono sia stato commissionato da Gotti a McGriff. Irv Gotti e suo fratello Chris [...] si proclamano innocenti, vittime di una cospirazione ordita, non a caso, da 50 Cent e dal suo entourage, che vuole vederli scomparire per sempre dall’orizzonte. [...]» (Ernesto Assante, ”la Repubblica” 10/7/2005).