La Repubblica 10/07/2005, pag.21 Laura Laurenzi, 10 luglio 2005
Il colpo della strega blocca la sposa per Ricucci e la Falchi nozze in casa. Repubblica 10 luglio 2005
Il colpo della strega blocca la sposa per Ricucci e la Falchi nozze in casa. Repubblica 10 luglio 2005. Porto Santo Stefano. Mille orchidee bianche e montagne d’ aragoste per Ricucci sposo. Si sono giurati amore eterno a picco sul mare, in un angolo dell’ enorme parco, sullo spiazzo accanto alla Torre Saracena, un panorama che spazia dall’ isola del Giglio a Montecristo. Lei - si fa aspettare per quasi un’ ora - in un abito che vorrebbe essere un libero remake della Primavera del Botticelli, bianco, di seta, con piegoline leggere, due fiocchi sulle spalle che arrivano a terra e un piccolo strascico, vestito castigato davanti, scollato a V sulla schiena. Niente velo. Capelli semi-sciolti, pettinatura alla Bardot, orecchini con due file di diamanti, roselline appuntate sulle chiome. Lui sorridente ma teso, lucido di sudore e commosso in un vestito blu scuro della sartoria Campagna di Milano. Alle otto e mezzo di sera l’ immobiliarista e la starlette diventano finalmente marito e moglie. In regime di comunione dei beni: la sposa non ha voluto transigere. "Sono come Cenerentola e avrò la metà del regno". Dopo il sì Anna si commuove e piange abbracciando la madre, in lacrime anche lei. Il sindaco fa un discorso fin troppo lungo e recita anche dei versi di Omero. Per poter convolare in casa e non nella Fortezza Spagnola, cupa sede dei matrimoni civili, Anna Falchi ha addirittura presentato un certificato medico. A molti è apparsa una scusa diplomatica l’ improvvisa sciatalgia che l’ avrebbe colpita alla schiena proprio mentre era china a preparare, con fini lenzuola ricamate, il letto nuziale, aiutata dalla madre e dall’ amica del cuore Marvin. Che si sarebbero sposati a casa - la faraonica villa ex Feltrinelli - si sapeva da tempo. Per evitare la sovresposizione mediatica, ma forse anche per tutelare l’ esclusiva fotografica che si è aggiudicato il settimanale Chi. E’ stata Anna Falchi a organizzare tutta la cerimonia, costringendo Ricucci "per scaramanzia" a dormire due notti in barca (il "Sairam", un 54 metri in affitto battente bandiera lussemburghese, ancorato al porto) e obbligandolo a una sorta di ritiro spirituale: 48 ore senza vedersi. L’ ultima notte da single Anna Falchi l’ ha trascorsa in villa, dormendo nello stesso letto con la mamma. Suggestivo il colpo d’ occhio per i 28 ospiti, nell’ ora del tramonto. Niente matrimonio religioso (lei è luterana, lui cattolico ma divorziato), ma la coppia è stata benedetta da un sacerdote nella cappella privata intitolata a Santo Stefano, ricolma di fiori. Poi cena in terrazza, coperta con gazebo bianchi dai lunghi veli di garza. Mille orchidee candide (contate), centinaia di candele incastonate dentro conchiglie, lunghe tovaglie di lino bianco, piatti e sottopiatti di cristallo trasparente, poltroncine di plexiglass, moquette di petali di rosa, ambientazione New Age. Su un grande palco montato a ridosso della Torre suonano gli Helzapoppin, orchestrina swing. Colonna sonora della festa, scelta dalla Falchi, Summertime. Volevano fare le cose più in grande, gli sposi, ma poi sono scesi a più miti pretese. A cantare avrebbe dovuto esserci Ricky Martin, ma sembra che non si siano messi d’ accordo. Il foto-ritratto della sposa avrebbe dovuto scattarlo Greg Gorman, il fotografo di fiducia di Nicole Kidman e Madonna. Ma spostarlo dagli Stati Uniti sarebbe costato troppo e la scelta allora è caduta su Marco Rossi, fotografo di Valeria Marini. Marcia indietro anche sul catering: avrebbe dovuto cucinare Vissani in persona, ma la sua tariffa è stata ritenuta eccessiva e si è scelto la società Grandi Feste per un menu tutto pesce: aragosta al vapore, crudo di gamberi e scampi, sushi, carpaccio di spigola e salmone, linguine all’ astice, trofie alla genovese, spigola in salsa d’ uva, timballi di verdure, dessert di frutta, imponente gateau mariage a tre piani farcito di crema Chantilly e ricoperto di fragoline di bosco. Testimoni per la sposa sua madre Karina, finlandese di Tampere, e il fratello Sauro con la compagna Emanuela. La loro bionda bambina Nina, un anno e mezzo, è l’ unica damigella, in abito bianco e verde e fedi Cartier. Testimoni di Ricucci Sergio Billè, presidente della Confcommercio, e sua moglie Cecilia, la più elegante in un completo pantaloni color limone griffato Gattinoni. Presenti solo i parenti più stretti ma non il padre della sposa, Tito Falchi, che sbarca il lunario come venditore di oggetti usati nei mercatini delle pulci a Nizza e con cui Anna Falchi ha troncato ogni rapporto. Né ci sono i tre fratellastri, che peraltro lei non ha mai conosciuto. Ci sono invece i genitori dello sposo, Gina e Matteo, il figlio del primo matrimonio di Ricucci, Edoardo, 12 anni. Fra gli ospiti il sottosegretario alla Difesa Salvatore Cicu, di Forza Italia, e signora, il finanziere bresciano e grande amico Chicco Gnutti con la moglie Orietta, la stilista Alberta Ferretti che ha disegnato l’ abito da sposa, Gloria e Marco Mantovani, dall’ Isola d’ Elba, titolari del marchio di orologi Lockman assai apprezzato da Ricucci, collezionista di cronometri purchè sfarzosi. Gli sposi hanno vietato che gli si facessero regali: "Non abbiamo bisogno di niente". E hanno invitato parenti e amici a fare una donazione in beneficenza. Non lancio di riso ma lancio di un’ Opa sul Corriere della Sera. Questo, si mormora, avrebbe potuto essere il regalo più bello da parte di Ricucci alla sua nuova sposa. Le nozze-evento sono state suggellate, allo scoccare della mezzanotte, da un grandioso spettacolo di fuochi d’ artificio esplosi dal mare, su chiatte galleggianti ormeggiate di fronte alla villa. Modesta invece la non luna di miele: quella vera è rimandata. Oggi i neosposi si accontenteranno di una gita domenicale sul megayacht a noleggio. Laura Laurenzi