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 2005  giugno 05 Domenica calendario

Per Onda - Wurstel compie 200 anni, Il Sole 24 ore, 26/06/2005 Il compleanno è tondo tondo. 200 anni

Per Onda - Wurstel compie 200 anni, Il Sole 24 ore, 26/06/2005 Il compleanno è tondo tondo. 200 anni. Correva infatti l’anno 1805 allorché tale Johann Georg Lahner, macellaio nativo della Franconia e con apprendistato svolto in quel di Francoforte, espose a Vienna nella sua vetrina uno strano prodotto: due salsiccette affumicate, smilze e lunghe, unite a una sommità. La novità consisteva non solo nella strana snellezza e nella vendita in coppia, ma anche nel ripieno, in parte di manzo e in parte di maiale, un’idea che contraddiceva l’uso allora vigente di non mischiare carni diverse. Ancora incerto sul nome, Lahner le battezzò prima Frankfurter Würstel in onore della città dove aveva imparato il mestiere, e quindi Wiener Frankfurter Würstel, omaggiando con un colpo al cerchio e uno alla botte entrambi i luoghi della sua fortuna. Presto quei Wurstel, o Würstchen, o Wurstl, o Würstel che dir si voglia, divennero il fast-food più amato dai viennesi, tuttavia esclusivamente col nome Frankfurter, mentre in Germania ancor oggi si chiamano Wiener (e in Svizzera Wienerli). Entrare ai nostri giorni in un caffè viennese e ordinare dei Wiener equivale a un’autodenuncia spesso punita draconianamente: solo un foresto, un prussiano, insomma un barbaro, può dire lucciole per lanterne. Se poi si arriva a ordinare addirittura "due" Wiener può ben essere che un maligno cameriere viennese arrivi con due cotolette alla milanese; un altro dei prodotti interculturali che a Vienna si chiama per l’appunto Wiener. Già in epoca Biedermeier, bolliti o arrostiti, i Frankfurter erano nella bocca di tutti. Li amava Schubert, se li faceva spedire appositamente a casa lo scrittore Adalbert Stifter, li gustavano l’attore e drammaturgo Nestroy, il suo collega Franz Grillparzer, il re del valzer Johann Strauss e anche l’imperiale dinastia Asburgo. Forti di un successo epocale - ben al di là dei confini germanici, in poco tempo i Wiener Frankfurter conquistarono il mondo -, i Lahner si tramandarono di padre in figlio la ricetta originaria, usata fino al 1967 nella macelleria di famiglia. Ora al numero 111 della Neustiftgasse, nel settimo distretto cittadino, solo una lapide ricorda i meriti di Johann Georg Lahner. Ma per il bicentenario dell’invenzione si tengono feste da giugno a settembre a Vienna e nella città natale del creatore, Gasseldorf. Lahner viene tuttavia celebrato ogni giorno nella capitale austriaca: ancor oggi a qualsiasi angolo di strada le Würstelbuden, i chioschi di salsicce, sono punti di incontro trasversali alla società, dove per qualche minuto tutti sono uguali davanti ai Frankfurter. L’importante è che il pane che li accompagna sia fresco, la senape forte, il rafano sia stato appena grattugiato e il vinello bianco o la birra siano ben freddi. Soprattutto se bolliti i Frankfurter non devono in alcun caso "scoppiare" nell’acqua calda, perché altrimenti diventano Fledermäuse, pipistrelli, e un austriaco doc li rimanda al mittente. Perlopiù questo non accade, tant’è che in Austria si consumano in media ogni anno 630 milioni di würstel. La preparazione ormai è industriale, ma in compenso la percentuale di grassi è scesa dal 40 al 20-25%, e in molti supermercati viene offerta addirittura la variante bio. Flavia Foradini