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 2005  giugno 05 Domenica calendario

La festa dei diecimila. Corriere della Sera 05/06/2005. Hanno costretto i papà a non vedere la nazionale di calcio in televisione

La festa dei diecimila. Corriere della Sera 05/06/2005. Hanno costretto i papà a non vedere la nazionale di calcio in televisione. Obbligato le mamme ad interrompere, anzitempo, la tintarella al mare. E convinto qualche sorella maggiore dal cuore tenero a non andare a ballare. Si sono comprati tutti i gadget possibili. Dalle fascette a 5 euro alle maschere che costavano il doppio. Hanno, poi, battuto le mani ai " buoni " di turno, seppur sconfitti, e mostrato il pollice verso ai " cattivi " provocatori. E, infine, hanno intonato in un inglese apprezzabile il conteggio quando un avversario è rimasto al tappeto sul ring. Gli under 12, più maschietti che femminucce, si sono impadroniti ieri sera del Palalottomatica ( oltre 10 mila presenze) per il ritorno dopo 11 anni del wrestling nella capitale. Si sono presentati con le magliette di Johh Cena e la maschera di Rey Mysterio, gli idoli americani, ri masti però a casa. Si sono dovuti accontentare di tifare per Pulcinella & Co., esponenti di una versione europea del wrestling, decisamente più kitsch, farsesca e " recitata " di quella americana. Con alcuni incontri, in cui gli aspetti clowneschi e circensi hanno prevalso nettamente sulla qualità delle tecniche di lotta. Ma i più, anche se non sono mancati i volti delusi tra i giovanissimi, si sono divertiti, in particolar modo per il match dell’ americano Aj Styles. E, mentre non perdevano occasione di scambiare le figurine dei wresteler americani che ormai da tempo hanno soppiantato quelle dei calciatori nostrani, hanno ripetuto, da bravi scolaretti, le condizioni imposte per seguire la lottaspettacolo. " Ci diverte ma non dobbiamo imitarli mai perché è pericoloso " dicevano in coro Mattia e Jacopo Corti, 7 e 6 anni. E loro, le mamme e i papà? La maggior parte si dichiarava " per nulla felice di questa passione, ma impossibilitata a dire di no " . Anche se si udivano voci fuori dal coro. Come quella dei supergiovanilistici Piero e Franca Pezzi, che confessavano: " Quando eravamo bambini guardavamo il catch. Oggi ci piace il wrestling. E siamo noi che glielo facciamo vedere " . Quasi completamente assente la fascia tra i 15 e i 30 anni ad ulteriore testimonianza che il fenomeno in Italia, a differenza che negli Usa e in Europa, riguarda, solo ed esclusivamente i bambini, telespettatori fissi degli incontri televisivi. E non a caso una delle ovazioni più calorose è stata riservata a Michele Posa e Luca Franchini, le due voci di Sky, ieri presentatori dell’ evento romano. E se le magliette di Totti e Di Canio giacevano malinconicamente invendute nelle bancarelle, ci ha pensato il manager dei due presunti campioni svizzeri, i primi " cattivi " a scendere nell’ arena tra folate di fumo e musica assordante, a ridestare il campanilismo cittadino. Ha cominciato ad inveire contro Roma ed i suoi abitanti. E all’ ennesima provocazione ( " le vostre squadre sono di serie B " ) è stato sommerso dai fischi. E poiché i cattivi devono essere anche scorretti, non rispettosi delle regole, anche l’ arbitro ha goduto, per l’ invidia dei collegi calcistici, del plauso generale quando ha richiamato all’ ordine i " cattivi " , il fischiatissimo Capitan Padania in verde leghista. Pillole di morale che non basteranno, probabilmente, a placare gli strali delle associazioni che non lesinano critiche a contenuti e forme dello spettacolo. Stracca Roberto