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 2005  giugno 23 Giovedì calendario

Chi gli dà i soldi?. Panorama 23 giugno 2005. Un banchiere che conosce bene Stefano Ricucci e con lui i segreti della scalata al Corriere della sera ha accettato, chiedendo l’anonimato, di parlare con Panorama di alcuni dettagli tecnico-finanziari sul modo in cui l’immobiliarista si finanzia

Chi gli dà i soldi?. Panorama 23 giugno 2005. Un banchiere che conosce bene Stefano Ricucci e con lui i segreti della scalata al Corriere della sera ha accettato, chiedendo l’anonimato, di parlare con Panorama di alcuni dettagli tecnico-finanziari sul modo in cui l’immobiliarista si finanzia. Da dove vengono i suoi soldi? "Non da linee di credito, ma da trading line (per le banche comportano meno rischi perché sono necessarie delle garanzie), che lui apre rivolgendosi a broker stranieri come per una qualunque operazione finanziaria". Un sistema inaugurato in Gran Bretagna da altri immobiliaristi italiani. Così, a Londra, Ricucci ha ottenuto circa 400 milioni di euro dalla Deutsche Bank Uk e il doppio (800) dalla francese Société Générale. Il resto da banche d’affari come l’americana Jp Morgan e la tedesca Dresdner. L’unica linea di credito di Ricucci è con la Banca popolare di Lodi, guidata dall’amico Gianpiero Fiorani. "Non è un caso che i nuovi sponsor stranieri di Ricucci facessero già quasi tutti parte dei sindacato che ha supportato le fideiussioni di Fiorani in vista della scalata all’Antonveneta". Insomma, l’amministratore delegato della Bipielle sarebbe il grande sponsor di Ricucci. Per ottenere queste trading line quali garanzie ha offerto Ricucci? "Il credito aperto con la banca di Lodi, gli utili di Bnl e Capitalia, in tutto uno "scarto" intorno ai 300 milioni". Con questi ha portato a casa una copertura di circa 1,5 miliardi. Ma ora viene il difficile: "Per lanciare un’opa sulla Rcs, Ricucci dovrà presentare delle fideiussioni alla Consob e quindi tirare fuori 3-4 miliardi di soldi veri. Cosa che in passato lo ha messo in fuga, come dimostra il mancato acquisto della Ipo di Luigi Zunino". Ma se è un bluff, perché il suo gioco non è ancora stato scoperto? "Forse la risposta è nel patto di sindacato Rcs, quello che detiene quasi il 60 per cento delle azioni. Perché non ha fatto delisting (cancellazione di un’azienda quotata dal listino di borsa, ndr) contro Ricucci, mandandolo a gambe per aria? Senza la "mobilizzazione” del titolo, dove andrebbe a scambiare? Forse non succede perché qualcuno è pronto ad allearsi con lui". Per il banchiere il regista, se esiste, non può che essere italiano, visto l’oggetto del contendere, ovvero un giornale e non una banca come la Bnl. "Si fa anche il nome di Rupert Murdoch. Ma perché dovrebbe mettersi nelle mani di Ricucci?". E i politici? "Nessuno di importante. Ricucci frequenta solo quelli di seconda schiera. Niente D’Alema e niente Berlusconi".