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 2005  giugno 20 Lunedì calendario

FragaIribarne Manuel

• Nato a Villalba (Spagna) il 23 novembre 1922. Politico. «[...] ha portato in Galizia lo stesso spirito autoritario che aveva caratterizzato la sua azione nel regime dittatoriale di Francisco Franco. Ci fu un periodo, negli anni Sessanta, nel quale - come ministro dell’Informazione - sembrava dovesse passare alla storia come l’uomo del cambiamento, il fautore di una lenta trasformazione democratica. Pensava a una ”libertà vigilata” per la stampa e a un pluralismo politico limitato. Progetti che vennero rapidamente messi da parte quando il Caudillo proclamò lo stato d’emergenza nel gennaio del ’69. E la sua presenza nel governo tornò ad essere quella di un fedele esecutore della politica di repressione. Quando, morto il Generalissimo, Fraga decise di dar vita a una versione democratica del ”Movimiento” di Franco, Alianza Popular, in pochi gli dettero credito come possibile rappresentante di un’alternativa alla sinistra. Ci volle la repentina dissoluzione dell’Ucd di Adolfo Suárez, il partito-guida della transizione, per spingere Fraga a riunire gli ”orfani” del centrismo e a mettere insieme sotto la nuova sigla di Partito popolare la vera forza dell’alternanza. Ma a quel punto non poteva più essere lui, troppo legato al passato, l’uomo capace di sfidare Felipe González per la guida del paese: scelse un giovane delfino, José Maria Aznar. E la storia ha dimostrato che si è rivelato un ottimo discepolo: un carattere forte come quello del ministro del regime» (Alessandro Oppes, ”la Repubblica” 20/6/2005). «[...] potente ministro dell’Informazione e Turismo di Francisco Franco, veterano inaffondabile della destra spagnola, sopravvissuto di lusso alla transizione e alla democrazia, scopritore e mentore di José Maria Aznar, ”padre fondatore” del Partito Popolare, padrone assoluto della Galizia [...] Professore di Diritto, entra in politica a 27 anni come funzionario dell’Istituto ispanico. Il Caudillo lo prende subito sotto la sua ala protettiva: diventa uno dei suoi ministri di fiducia e come ministro dell’Informazione (dal 1962 al 1969) è il guardiano censore del regime, un censore non ottuso, duttile, adatto ai tempi, quando il franchismo da dittatura si trasforma in regime autoritario. uno dei pochissimi gerarchi franchisti che sanno gestire abilmente la transizione dopo la morte del dittatore nel 1975, tanto da essere uno dei ”padri” della Costituzione del 1978. All’arrivo della democrazia prende la testa della destra creando Alleanza Popolare ed è lui che, alla fine degli anni Ottanta, apre le porte del nuovo Partito Popolare (PP) a un giovane chiamato José Maria Aznar che diventerà il suo successore nel 1989. Fraga rinuncia allora al sogno di diventare capo del governo, si ritira nella sue regione e diventa il padre padrone della Galizia. Rimane però una importante figura nazionale. il mentore della destra spagnola, onnipresente, trattato con ogni riguardo, anche dalla stampa avversaria. ”Don Manuel” può permettersi cose che ad altri sono proibite. Soprattutto a livello verbale. una persona colta e articolata ma può essere misogino, ”la funzione primaria della donna è essere madre”, omofobo, ”gli omosessuali, gente malata che dovrebbe fare meno chiasso”, nepotista, ”i figli della gente ben piazzata sono più capaci degli altri”. [...]» (Mino Vignolo, ”Corriere della Sera” 29/6/2005).