Varie, 17 giugno 2005
Tags : Jimmy Wales
Wales Jimmy
• Huntsville (Stati Uniti) 7 agosto 1966. Imprenditore • «Ha superato l’Enciclopedia Britannica per estensione, numero di utenti e traffico generato [...] ed è un fenomeno a partecipazione volontaria di portata mondiale. Questa è [...] Wikipedia (www.wikipedia.org), l’enciclopedia libera on line plurilingue su base collaborativa, costruita su una piattaforma aperta che consente a chiunque di inserire nuovi aggiornamenti o modificare le voci già redatte. [...] la mole di dati giornalmente inseriti continua a crescere. E oggi questa summa in divenire della conoscenza umana, prodotta da schiere di anonimi estensori, sta proponendo il suo modello gratuito e partecipativo anche in altri campi del sapere: dalla manualistica ai testi scolastici, dai dizionari multilingua alla produzione di news. Il fondatore di tutto questo, Jimmy Wales, non di rado si è sbilanciato in una serie di dichiarazioni che potrebbero suonare azzardate, se non ci fosse alle sue spalle il fenomeno di Wikipedia a farle risuonare persino profetiche. Fra queste è già entrata negli annali di Internet quella rilasciata alla comunità dei blogger di Slashdot: ”Certo, vedrei l’Enciclopedia Britannica come concorrente, se non fosse che il loro business è destinato a scomparire entro cinque anni”. Del resto Wales ha una missione nel mondo e intende svolgerla fino in fondo: ”Far arrivare una copia di Wikipedia a ogni singola persona del pianeta nella sua propria lingua. Immaginate un mondo in cui ogni singolo individuo possa avere accesso libero (cioè gratuito) alla summa di tutta la conoscenza umana, liberandola dal giogo della proprietà intellettuale”. Com’è nata Wikipedia? ”L’idea di base era quella di condividere tutto il sapere con tutta l’umanità, creando un’enciclopedia libera redatta su base volontaria: peraltro era proprio questo il sogno originale di Internet prima dell’era dei pop up pubblicitari e dello spamming selvaggio. Avevo già provato a fare qualcosa di questo tipo creando Newpedia, ma il suo sistema di accesso gerarchicizzato era troppo complesso. Solo nel 2001 avviai Wikipedia, all’inizio finanziandola interamente di tasca mia. Ora il progetto appartiene all’organizzazione non profit Wikimedia Foundation, di cui sono fondatore e presidente [...] Ogni processo ha punti di forza e di debolezza. I processi accademici tradizionali funzionano molto bene per quello che è il loro scopo: pubblicare articoli su riviste accademiche specializzate. E i processi tipici di Wikipedia non li possono né mai li potranno sostituire. Ma per riassumere e condensare la conoscenza, Wikipedia è il miglior strumento oggi a nostra disposizione. Il vecchio modello broadcast, in cui una élite produce pensieri e li invia al mondo, non scomparirà mai del tutto, ma ora deve confrontarsi con un modello di comunicazione del sapere più interattivo (a doppio senso, non più a senso unico), in cui le comunità giocano nuovi ruoli, entrando in aree di influenza a loro finora interdette” [...]» (Arianna Dagnino, ”L’Espresso” 23/6/2005).