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 2005  giugno 17 Venerdì calendario

MOGGI

MOGGI Alessandro Civitavecchia (Roma) 30 novembre 1972. Figlio di Luciano. Procuratore. Ha giocato nel settore giovanile di Napoli e Torino, prima come ala destra, poi come terzino. Ha preso il tesserino nel 1993 e nel 1994 ha fondato con Zavaglia la Football Management poi confluita nella Gea • «[...] Ricordo che mi mancavano 8 esami alla laurea quando iniziai questa splendida avventura. Non è di sicuro tempo di bilanci, ma non posso che essere soddisfatto. Le mie aspirazioni? Diciamo che in casa mia il calcio l’ho vissuto sempre dalla sponda dirigenziale. Dunque la mia forma mentis è quella. [...] L’arrivo sospirato di Alessandro Nesta al Milan. Un trasferimento da record con mille colpi di scena. L’abbiamo chiuso a un quarto d’ora dalla chiusura delle liste? [...] Sono affezionato alla storia di Fabio Liverani. Lui a Viterbo in C1, paradossalmente, stentava ad imporre le sue doti tecniche. Il Perugia lo prese per l’Intertoto, ebbe coraggio e fu un crack. Così il suo passaggio, lui romanista, alla Lazio fu una soddisfazione per tutti. E, poi, addirittura arrivò anche la chiamata in azzurro [...] prima che andasse al Real Madrid avevamo tutte le carte in mano per portare David Beckham in un grande club italiano. Lui e sua moglie erano entusiasti, ma ci furono dei problemi di sponsor a intralciarci la strada. E Florentino Perez ebbe la meglio [...]» (Carlo Laudisa, ”La Gazzetta dello Sport” 17/6/2005). «Dice: il calcio italiano è nelle mani di Moggi. Non si muove foglia che Moggi Luciano non voglia. [...] Poi vai a vedere bene e scopri che il calcio italiano è sì sempre più nelle mani di Moggi, ma di Alessandro, più ancora che di Luciano.[...] Un nome per tutte: quella Gea World presieduta proprio da Moggi junior e che rappresenta oltre 200 calciatori, vari allenatori e ora anche campioni di altri sport. Un giocattolino regalato a suo tempo da Geronzi, Tanzi e Cragnotti alle loro figliolette che si dilettavano con il pallone, ma che solo con l’avvento del figlio di Moggi si è trasformato in una straordinaria idea imprenditoriale: un società di servizi e assistenza a tutti i livelli che ha modificato l’antico mestiere di procuratore. E [...] AlessandroMoggi ha fatto un passo in più: ha costituito e presiede la Iasa (nome inglese perché fa trendy: International association of soccer agents), che si contrappone alla vecchia pachidermica associazione di procuratori riconosciuta da Federcalcio. Vi si è iscritto persino Dario Canovi, nemico storico del padre. In Inghilterra non potrebbe accadere. Lì ai figli di dirigenti o allenatori è proibito diventare agenti di calciatori. [...]» (Gianfranco Teotino, ”Corriere della Sera” 13/11/2005).