varie, 17 giugno 2005
CHALAYAN
CHALAYAN Hussein Nicosia (Cipro) 1970. Stilista • «[...] A metà strada tra moda e arte, trae ispirazione da architettura, filosofia, antropologia. [...] si è trasferito presto a Londra, dove ha studiato alla Central Saint Martins. Già la sua prima sfilata, nel 1993, fece scalpore: aveva sotterrato per 15 giorni degli abiti in giardino, per poi presentarli al pubblico, anticipando la moda del ”vissuto”. Nel 1998, Chalayan si interrogava sui confini che passano tra codici culturali e moralità. E le modelle, in Between, apparivano coperte, poi svestite fino a restare nude, col capo velato. Nella stagione 2000-2001, la collezione Afterwards, ispirata al dramma dei rifugiati e della casa, metteva in scena tavoli da caffè che si trasformavano in gonne, tappezzeria che si tramutava in vestiti, sedie-valigie. [...] è stilista anomalo, interessato a cinema, video, tecnologia. [...] ”Penso che la moda sia sempre stata legata a necessità commerciali. Ma fino a un certo punto. Noto che tanti stilisti sono alla mercé di azionisti interessati solo al profitto [...]”» (Eleonora Attolico, ”L’Espresso” 23/6/2005).