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 2005  giugno 06 Lunedì calendario

L’Elisabeth che fece soffrire Nuvolari. La Stampa 06/06/2005. Chi crede che le donne non abbiano una storia nell’automobilismo sbaglia

L’Elisabeth che fece soffrire Nuvolari. La Stampa 06/06/2005. Chi crede che le donne non abbiano una storia nell’automobilismo sbaglia. Già all’epoca dei pionieri delle corse si distinguevano protagoniste al volante. Agli inizi del secolo scorso ovviamente si trattava di ragazze provenienti da nobili famiglie, così come - del resto - lo erano gli uomini. Nel 1906 Madame Le Blon fu la prima pilota al femminile partecipante alla mitica Targa Florio. Seguita poi nel 1922 dalla baronessa Antonietta d’Avanzo. Ma chi fece scalpore fu Elisabeth Kashova, moglie del banchiere-gentleman driver cecoslovacco Cenek Junck. Dopo essersi piazzata quarta con una Bugatti nel Gran Premio di Germania (prima non aveva mai visto il circuito del Nürburgring), arrivò a disputare la famosa gara siciliana per la seconda volta nel 1928. In quella corsa vinta da Albert Divo, davanti a Campari, Conelli e Chiron, la Junck si classificò quinta. Ma rimase in testa per un giro intero (107 chilometri nel terribile circuito delle Madonie) lasciandosi alle spalle non soltanto i rivali che la precedettero al traguardo ma anche altri piloti già famosissimi all’epoca, come Tazio Nuvolari, Luigi Fagioli, André Dreyfus, Ernesto Maserati, Emilio Materassi, Baconin Borzacchini e Gastone Brilli Peri. Qualcuno scrisse che aveva fatto soffrire non poco proprio Nuvolari, prima che il mantovano volante fosse costretto al ritiro per un guasto meccanico.La prima donna a debuttare in Formula 1 è stata però un’italiana, la contessa Maria Teresa De Filippis, che nel 1958 debuttò in F1 con una Maserati e l’anno dopo corse anche con una Porsche. La De Filippis, che è un mito nell’automobilismo, partecipò inoltre a gare non valide per il Mondiale e terminò quinta un Gran Premio di Siracusa. Non era mai stata in quel circuito cittadino ed esordiva su una monoposto che non aveva guidato in precedenza, con la leva del cambio centrale e i pedali di freno e acceleratore invertiti rispetto alle auto di serie. Imparò seguendo in pista Luigi Musso che poi vinse la gara al volante di una Ferrari. Brava la De Filippis, come è stata bravissima Ada Pace, forte in molte categorie, ma senza essere impegnata nei Grand Prix. stata un’azzurra a conquistare i primi (e gli unici) punti in Formula 1. Veloce e sfortunata l’alessandrina Maria Grazia Lombardi detta Lella: disputò 12 Grand Prix, ottenendo mezzo punto in Spagna nel ’75, in una gara dimezzata per un grave incidente. Guidò vetture della Brabham e della Williams.Le altre ragazze della F1 sono state l’inglese Divina Galica, campionessa di sci, e la sudafricana Desirè Wilson, capace di vincere una gara, ma in Formula Aurora. L’ultima concorrente femminile è stata la romana Giovanna Amati che nel 1992 ebbe la sorte di guidare una Brabham che ormai era sulla soglia dell’abbandono e non riuscì mai a qualificarsi, come successe spesso al suo compagno di squadra Damon Hill, futuro campione del mondo nel 1996. Cristiano Chiavegato