Andrea Buongiovanni, ཿLa Gazzetta dello Sport 16/6/2005;, 16 giugno 2005
Entro il 2020 il record del mondo dei 100 metri scenderà a 9”50. la previsione di Arsenio Veicsteinas, direttore dell’istituto di esercizio fisico, salute e attività sportiva dell’Università di Milano: «I progressi saranno legati all’evolversi dei metodi di allenamento, alla qualità dell’alimentazione, ai supporti tecnici e soprattutto alle metodiche che porteranno a ”scovare” geneticamente i giovani soggetti dotati delle migliori caratteristiche atletiche
Entro il 2020 il record del mondo dei 100 metri scenderà a 9”50. la previsione di Arsenio Veicsteinas, direttore dell’istituto di esercizio fisico, salute e attività sportiva dell’Università di Milano: «I progressi saranno legati all’evolversi dei metodi di allenamento, alla qualità dell’alimentazione, ai supporti tecnici e soprattutto alle metodiche che porteranno a ”scovare” geneticamente i giovani soggetti dotati delle migliori caratteristiche atletiche. Più le nostre conoscenze scientifiche aumenteranno e più tali passi diventeranno plausibili. Nei prossimi anni tali passi sono destinati a essere enormi e le svolte, quindi, clamorose. Le Tac, le risonanze magnetiche e le ecografie, per esemplificare, fino a non molti anni fa erano esami sconosciuti. Ora sono la norma. Ecco: nel 2020 o giù di lì, certi ignoti confini verranno esplorati. Tra non molto saremo in grado di fare analisi dei livelli muscolari e di avere parametri biomeccanici che permetteranno di misurare i rapporti tra le lunghezze dei muscoli stessi e gli arti. Persino le biopsie muscolari, oggi vietate se non per scopi medici, saranno magari eseguibili». Altre previsioni di Veicsteinas: si correranno i 1500 in 3’16’’ (oggi 3’26”), si salterà in lungo 9 metri (un modesto progresso rispetto agli attuali 8,95 perché la specialità è ”limitata” dalla tecnica), si lancerà il peso a 24 (23,12).