Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  giugno 09 Giovedì calendario

Lo sballo dei ragazzi normali. Il Messaggero 9 giugno 2005. Le anticipazioni sulla Relazione annuale al Parlamento sulle Tossicodipendenze 2005 fotografano una situazione che da tempo allarma gli esperti: in sostanza stanno progressivamente variando le caratteristiche delle tossicodipendenze, le proprietà delle sostanze d’abuso e, cosa ancor più preoccupante, l’età in cui si verifica il primo contatto con la droga

Lo sballo dei ragazzi normali. Il Messaggero 9 giugno 2005. Le anticipazioni sulla Relazione annuale al Parlamento sulle Tossicodipendenze 2005 fotografano una situazione che da tempo allarma gli esperti: in sostanza stanno progressivamente variando le caratteristiche delle tossicodipendenze, le proprietà delle sostanze d’abuso e, cosa ancor più preoccupante, l’età in cui si verifica il primo contatto con la droga.. Consideriamo anzitutto il primo aspetto, vale a dire i cambiamenti che da tempo hanno modificato le tossicodipendenze. L’immagine che molti hanno del ”drogato” non corrisponde ormai alla realtà. Nel passato il tossicodipendente era legato a un tipo di droga in prevalenza all’eroina , era ”fedele” alla sua sostanza d’abuso e nella maggior parte dei casi l’assumeva in modo incontrollato, sviluppando una forte dipendenza, un’assuefazione avendo cioè bisogno di dosi crescenti per ottenere la stessa sensazione di appagamento e andando incontro a crisi di astinenza quando la droga non era a portata di mano. Oggi l’abuso ha connotati nuovi in quanto è legato a sostanze diverse dall’eroina (cocaina, derivati dell’amfetamina, blandi allucinogeni, cocktail di psicofarmaci e, non ultimo, l’alcol), si verifica in alcuni momenti, ad esempio nel weekend, in vacanza, in una serata in discoteca, in rapporto al sesso, ed è quindi decisamente più sotto controllo da parte di chi fa uso di queste droghe. Ciò fa sì che il consumo di sostanze d’abuso possa essere compatibile con un’attività di lavoro normale e che chi fa un uso accorto di droghe non sia immediatamente riconoscibile, talora dagli stessi esperti. Il secondo aspetto riguarda le caratteristiche delle droghe attuali, soprattutto in quanto oggi molte droghe ”leggere” hanno cambiato connotati. Ne è un esempio lo spinello che negli anni 70 conteneva una bassa quantità di marijuana dotata di una scarsa concentrazione dei principi attivi, i cannabinoli: oggi la percentuale di principi attivi è di 3-4 volte superiore. I genitori che hanno fumato erba in età giovanile devono quindi sapere che oggi lo spinello non è più lo stesso in quanto la sua capacità inebriante è molto superiore. Lo stesso può dirsi di sostanze tipo l’ecstasy o le mescolanze di cocaina e bicarbonato, fumate da una bottiglietta, con effetti estremamente negativi a lungo termine per i loro danni sul sistema nervoso. Il terzo aspetto, ed è forse il più drammatico, riguarda il progressivo abbassamento dell’età dei primi contatti con la droga: prima ci si preoccupava dei ragazzi delle scuole superiori, oggi, secondo il rapporto in questione, si deve essere in apprensione per i pre-adolescenti, per bambini intorno agli 11 anni, tant’è che si allargano le tossicodipendenze dei 15-16enni. Questo abbassamento dell’età ha cause diverse: da un lato la pressione esercitata dai trafficanti che cercano di allargare la base dei consumatori, dall’altro una crescente ”precocizzazione” dei bambini che spesso deriva da media e pubblicità: i piccoli vengono spinti a vestirsi da adulti, ad atteggiarsi a ruoli sessuali, a proiettarsi in settori impropri per la loro età che dovrebbe essere fatta di giochi nell’ambito di un clima protettivo e affettivo. L’abbassamento dell’età del contatto con la droga che può avere come corollario forme di prostituzione finalizzata a ottenere la dose rientra quindi in un fenomeno più vasto che dovrebbe spingerci a interrogarci sulla progressiva erosione dei confini dell’infanzia. Alberto Oliverio