Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  giugno 14 Martedì calendario

L’armata Rossi. Il Messaggero 14/06/2005. Barcellona. In sella alla sua Yamaha è da solo e nessuno lo può aiutare a vincere gare e mondiali a ripetizione

L’armata Rossi. Il Messaggero 14/06/2005. Barcellona. In sella alla sua Yamaha è da solo e nessuno lo può aiutare a vincere gare e mondiali a ripetizione. Ma dietro ai successi di Valentino Rossi c’è un gruppo fedele di persone, amici, parenti, ognuno con un ruolo diverso, ma tutti indispensabili per il campione, per la sua tranquillità, per la sua vita fuori dai circuiti e, di conseguenza, per rendere al meglio anche quando è in pista. Valentino lo sa perfettamente e, non a caso, nella confusione totale che inevitabilmente accompagna un fenomeno e un personaggio pubblico del suo livello, ci sono dei punti fermi, ai quali Rossi non rinuncerebbe per nulla al mondo. Come la squadra di meccanici capitanata dall’australiano Jeremy Burgess, che Vale ha voluto a tutti i costi al suo fianco quando ha lasciato la Honda per iniziare nel 2004 la sfida con la Yamaha. Un gruppo di sei uomini fondamentali sotto il profilo tecnico, con i quali Rossi ha anche un ottimo rapporto umano. Ma da questo punto di vista, è Alessio Salucci, detto Uccio, il suo vero punto di riferimento. L’AMICO DEL CUORE - Da quando corre nel motomondiale, Rossi lo ha sempre avuto al suo fianco. Uccio lo vedi al box, alla guida del motorhome, al fianco di Valentino sulla griglia di partenza, fuori a cena o in qualsiasi altra occasione. Di lui, Vale dice: «E’ il mio migliore amico da quando avevo tre anni, ci basta uno sguardo per capirsi e lui è mio amico indipendentemente dal fatto che ho vinto delle gare e sono diventato campione del mondo. Solo con un amico puoi raggiungere una tale confidenza, non con una donna, perché il rapporto è completamente differente». MAMMA E PAPA’ - Mamma Stefania e papà Graziano sono separati da anni, ma entrambi sono importantissimi per Valentino. Con la "Stefi" il campione si confida su tutto, anche sulle scelte tecniche e la sua opinione è d’importanza primaria prima di prendere qualsiasi decisione. Con il "Grazia", invece, il rapporto è meno intimo, ma altrettanto importante, soprattutto in pista. IL FAN-CLUB - Da anni esiste un Fan-Club Valentino Rossi, con più di 5000 iscritti, gestito da Rino Salucci (il papà di Uccio) e da Flavio Fratesi. Con loro, Valentino va spesso a cena, dove insieme sono stati ideati i travestimenti e i festeggiamenti del dopo gara che hanno contribuito, soprattutto in passato, a costruire l’immagine positiva e simpatica del campione. Dal 1996, seguono Vale in ogni GP, garantendogli un sostegno importante in ogni momento. IL MANAGER - Gibo Badioli è l’uomo che gestisce e cura gli interessi di Valentino. I due sono legati da un rapporto non solo professionale e Rossi si fida ciecamente di Gibo, capace di interpretare al meglio la sua volontà e di tenerlo il più possibile lontano dagli aspetti negativi della popolarità. L’UOMO DEI CASCHI - Discreto ex-pilota in 125 e 250 (ha vinto due GP iridati negli anni Ottanta), Maurizio Vitali da anni lavora per la AGV e cura personalmente i caschi del campione. Valentino avrebbe potuto (e potrebbe) cambiare marca in qualsiasi momento, guadagnando anche di più, ma è sempre rimasto fedele all’AGV, proprio per lo stretto legame con Maurizio. Giovanni Zamagni