14 giugno 2005
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Krumm Ermanno
• Nato a Golasecca (Varese) il 24 dicembre 1942, morto a Como il 13 giugno 2005. Poeta. «[...] critico d’arte e letterario del ”Corriere della Sera” [...] La sua prima raccolta di poesie - Le cahier de Monique Charmay - è del 1987, ma è con i libri successivi che ha dimostrato la propria maturità espressiva: con Novecento (1992), Felicita (1998), Animali e uomini (2003), tutti pubblicati da Einaudi, sino all’ultimo, uscito invece da Mondadori con il titolo Respiro [...] Temi della sua ricerca erano lo scorrere del tempo - il passato e il presente - , gli animali e gli uomini, il senso dell’imperfezione e della transitorietà, di una incertezza che regola e fonda l’esistenza, il sentimento di vivere dentro la confusione del mondo, accettandola però come punto privilegiato d’osservazione. In Respiro Krumm affronta anche il tema del rapporto con gli artisti e l’arte. In particolare con Courbet, a cui è dedicato un poemetto, e con il padre, che era pittore, e di cui Krumm parla in prosa in un capitolo conclusivo. Ritornano inoltre i temi dell’amore e del rapporto con gli animali visti nell’esemplarità del loro comportamento, nelle affinità e nelle differenze con quello dell’uomo. Sempre attento alle sorti della poesia e al dialogo con i giovani, si diceva convinto che ”dopo Leopardi, per tutto il resto del secolo fu impossibile scrivere versi; nel primo Novecento fu ancora possibile. Oggi non so: lo saprete voi che siete giovani”. Molta fortuna ha avuto l´esperimento del suo laboratorio di poesia, con la collaborazione di alcuni tra i maggiori poeti italiani della generazione di mezzo, coi quali ha cercato di riprendere il suo dialogo maieutico con gli aspiranti poeti, all´insegna del ”come si fa”, analizzando concretamente i testi che gli venivano proposti dai visitatori della Fiera del Libro di Torino. Krumm ha curato, con Monique Charvet, Tel quel, un’avanguardia per il materialismo (Dedalo, 1974) e, con Tiziano Rossi, La poesia italiana del Novecento (Skira, 1995). I suoi versi sono inclusi nella nuova edizione dell’antologia Poeti italiani del secondo Novecento, a cura di Maurizio Cucchi e Stefano Giovanardi, pubblicata [...] negli Oscar Mondadori» (’la Repubblica” 14/6/2005). «[...] un uomo che amava profondamente la vita in tutti i suoi aspetti, da quelli più quotidiani e normali fino alla bellezza suprema dell’arte e alle profondità del pensiero. Ha lavorato per tanti anni come critico d’arte del ”Corriere della Sera”, ed era stato tra gli animatori di una delle più importanti riviste culturali del recente passato, Il piccolo Hans. Ma la sua identità è soprattutto quella del poeta, di un autore del tutto autonomo e vitale che, libro dopo libro, è venuto costruendo una fisionomia propria e potente. [...] Krumm ha sempre scritto versi, ma il suo cammino importante si è svolto in fondo a partire dagli anni Novanta, da quando cioè ha pubblicato Novecento (nel ’92, seguito poi da Felicità e Animali e uomini, tutti per Einaudi) fino a oggi. Nato a Golasecca (Varese) alla fine del 1942, autore tra i più autentici e importanti della sua generazione, è un poeta che ha capito in tempo l’importanza di restituire la poesia a un suo bisogno forte di comunicazione. In Respiro il senso di piena appartenenza alla vita in tutte le sue manifestazioni (anche nel dolore, s’intende) è trasparente, e già evidenziato anche dalla voluta semplicità del titolo. Un elemento decisivo che lo percorre è la presenza della luce. Ed è una luce vera e non metaforica, una luce che sta dentro i corpi o che li illumina e li evidenzia dall’esterno. E anche la luce che anima il colore della pittura. Figlio di un artista, Krumm è stato, prima ancora che critico d’arte, un innamorato della pittura. [...]» (Maurizio Cucchi, ”La Stampa” 14/6/2005).