Varie, 13 giugno 2005
LUSSANA Carolina
LUSSANA Carolina Bergamo 9 novembre 1971. Politico. Deputato. Leghista • «[...] “Lussana Carolina”, come si è presentata a colleghi e giornalisti. Ha attratto l’attenzione per la giovane età, l’altezza vertiginosa e i completini pastello che pare abbiano incantato lo stesso Bossi. [...] approda alla Camera dall’assessorato alla Cultura di Alzano Lombardo (Bergamo), davanti alle telecamere ha ricordato le proprie origini. Poi, interrogata su eventuali amuleti di inizio legislatura ha risposto: “Il portafortuna è mia nonna, ma l’ho dovuta lasciare a casa. Anzi, ne approfitto per salutarla... Ciao nonna!”» (S. C., “Sette” n. 23/2001) • Il 24 settembre 2007 ha sposato il collega (Udc) Giuseppe Galati: «Lei sostiene che era un po’ preoccupata delle reazioni, ma che il grande capo Umberto Bossi l’ha rassicurata, paterno: “Tranquilla, nessuno potrà mai attaccarti per questo”. Lui sostiene che “certo, gli amici sono rimasti stupiti e c’è sempre qualcuno che fa la battuta idiota”, ma che comunque va tutto bene e pure Casini “è molto contento, anche se ha il suo matrimonio a cui pensare”. Loro, i guastafeste, sono un nugolo di sedicenti leghisti, che sul forum dei Giovani padani, al grido di “mai con un terùn”, sostengono manzonianamente che questo matrimonio “non s’ha da fare”. Che è “un tradimento” e che va bene tutto, “ma mettersi con i democristiani mafiosi proprio no”. Lei è Carolina Lussana, 35 anni bionda deputata leghista, segnalata in forte ascesa nel borsino del Carroccio. Lui è Giuseppe Galati, 46 anni, deputato dell’Udc dalla vita movimentata, segnalato in alcune intercettazioni non del tutto edificanti. Lei di Bergamo, lui di Lamezia Terme. Lei alta e bionda, lui bassino con i capelli neri e trapiantati. La “strana coppia” si sposa il 24 settembre, nello sconcerto generale. La Lussana sbarca a Roma nel 2001 e diventa subito amica di Alessandro Cè, capogruppo della Lega poi richiamato a Milano, e di un deputato dell’Ulivo. All’inizio sgobba molto e si diverte poco. Temi difficili: infibulazione, Islam, Dico. Alcuni giovani militanti la perseguitano per mesi, aspettandola alle feste della Lega, nella speranza di strapparle un sorriso. Lei lavora duro, mettendo a frutto la sua laurea in Giurisprudenza. Poi la dolce vita romana comincia a coinvolgerla. I corteggiatori non le mancano. Lei risponde sferzante: “Ci sono in giro tante femmine e poche donne vere”. Sempre in tacchi alti, elegante e snella, ripete spesso: “La galanteria è importante: al ristorante devono pagare gli uomini”. Le amiche la perdono di vista, single, pochi mesi fa. E la ritrovano sui giornali [...] promessa sposa. Per il Carroccio è uno choc. Per mesi la Lussana tace la relazione, perfino agli amici. E quando, nell’ultima cena ad Arcore Roberto Calderoli accenna alla liaison, in casa Berlusconi scende il gelo. Casini aveva cominciato a sospettare qualcosa solo quando si era trovato la Lussana al funerale di uno dei genitori di Galati. Nella Lega non ha nemici. Ma ora? Un dirigente del Carroccio confida le sue perplessità: “Come faremo a fidarci ancora di lei?”. Qualche giovane padano, sul forum, è scatenato: “Pensavamo che facesse sul serio e invece ci prendeva per il culo a manetta. Lussana, sii coerente”. Qualcuno dei meno “giovani”, prova a difenderla: “Anche Bossi ha sposato una siciliana». “Sì, ma non lavora a Roma in un partito di schifosi democristiani”. I due “promessi onorevoli” non sembrano preoccupati. Hanno affidato a Vanity Fair l’esclusiva della loro storia [...] Non si è trattato di un colpo di fulmine, spiega Carolina: “Ci siamo conosciuti anni fa, ma solo ora ho sentito che era l’uomo giusto per creare una famiglia”. Giuseppe, detto Pino, conferma: “A me aveva colpito subito: più che del Nord Italia sembrava una svedese. Stavo bene da scapolo, ma la perdita di entrambi i genitori mi ha fatto riflettere. Ho sentito l’esigenza di costruire qualcosa. Tra l’altro Carolina piaceva molto ai miei”. E le differenze ideologiche? Carolina la mette così: “Potrei cercare di convertirlo, ma la vedo dura. Nord e Sud devono unirsi contro Roma”. Pino è pronto a darle una mano: “Ho sempre compreso il fenomeno Lega. Sono favorevole alla devoluzione per il Sud. E poi sono parlamentare da 12 anni: inizio a essere attratto anche da altro”. Galati ha una vita turbolenta. Il suo nome finisce in un’inchiesta su cocaina e squillo. Dimostra l’esuberanza del fuori sede, simile a quella di Cosimo Mele, protagonista di un festino a luci rosse. “Una brutta storia quella di Mele — commenta la Lussana —. Da donna il giudizio non può essere che pesante: questa scusa maschilista che gli uomini non possono stare tre giorni lontano dal sesso è ridicola”. Più composito il giudizio di Galati: “Le umane debolezze esistono. Roma è piena di tentazioni. Fino a quando sono stato single, amando le belle donne, è chiaro che ho vissuto. Ma c’è un tempo per ogni cosa”. Il lieto fine è previsto per il 24 settembre, sul lago di Como, in Chiesa. Poi vivranno insieme, ma solo durante la settimana, come spiega Galati a Vanity Fair: “Quando le ho fatto la proposta di matrimonio, le ho chiesto: vuoi vivere in questa splendida città, con me, per sempre? Che cosa vuole che le dica, sarà un ‘per sempre’ da martedì a giovedì”» (Alessandro Trocino, “Corriere della Sera” 8/8/2007).