Fabrizio Caccia, ཿCorriere della Sera 8/6/2005;, 8 giugno 2005
Walter Veltroni, sindaco di Roma, nega di aver detto all’addio al celibato di Totti che non tifa più per la Juve
Walter Veltroni, sindaco di Roma, nega di aver detto all’addio al celibato di Totti che non tifa più per la Juve. Coperto d’insulti via radio e internet dai tifosi bianconeri, ha precisato: «Non è vero, tiferò per la Juve fino alla fine dei miei giorni. Ho sempre diffidato, piuttosto, di quelli che cambiano squadra di calcio. Un cambiamento di squadra può avvenire quando si è ragazzi, ma quando si è grandi lo si fa per calcolo e io non sono tipo che fa calcoli». I tifosi juventini sospettano di lui da quando, era il 2001, al Circo Massimo per la festa scudetto della Roma si mise al collo una sciarpa giallorossa. All’epoca si difese così: «Non c’è bisogno di essere Einstein per capire che se dei tifosi nel bel mezzo di una festa ti mettono al collo una sciarpa giallorossa, diventa difficile buttarla via». E poi: «Se uno fa il sindaco e lascia prevalere la sua fede calcistica sull’amore per la città, è meglio che cambi lavoro. L’amore per la città è più grande della passione sportiva. Se i romani sono felici, sono felice anch’io». Più di recente aveva fatto la predica alla società bianconera: «La Juve deve avere più cuore, più calore, più senso di appartenenza. Che tristezza vedere la domenica lo stadio delle Alpi semivuoto. La Juve si è raffreddata, è algida. E poi trovo insopportabili gli striscioni su Roma ladrona».