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 2005  maggio 31 Martedì calendario

L’ex ragazzo di Jenna "maggiordomo" di Bush. Corriere della Sera 31 maggio 2005. Washington. L’estate scorsa, in campagna elettorale, il presidente Bush decise di dare un’intervista alla rivista People con l’intera famiglia

L’ex ragazzo di Jenna "maggiordomo" di Bush. Corriere della Sera 31 maggio 2005. Washington. L’estate scorsa, in campagna elettorale, il presidente Bush decise di dare un’intervista alla rivista People con l’intera famiglia. Con la moglie Laura e le figlie gemelle Barbara e Jenna al fianco, Bush scherzò che " tutte le mie donne hanno un gusto eccellente in fatto di uomini " . Le gemelle, continuò, prediligono " ragazzi belli ed educati che non hanno paura del vecchio, ossia di me " . E a titolo di prova convocò nella stanza Blake Gottesman, texano, 25 anni, un fisico da divo del cinema, doppiopetto impeccabile, il suo aiutante personale. " Papà – protestò Jenna arrossendo – Blake e io flirtavamo quando avevamo 14 anni! " . Il presidente, raccontò People , rise e le diede un affettuoso buffetto sulla guancia. Gottesman sorrise a sua volta ma non aprì bocca: ritiene, scrisse la rivista, che un buon aiutante personale non debba fare commenti e da tempo la ribelle Jenna ha un nuovo " boy friend " .  stato il New York Times ad attirare ieri l’attenzione dell’America su Blake Gottesman, " il fedele Jeeves del presidente " , un maggiordomo all’inglese come lo ha chiamato con malizia dal romanzo di Jerome K. Jerome. Sebbene al seguito di Bush dal ’ 99, l’esistenza di Gottesman era nota solo ai giornalisti accreditati alla Casa Bianca. Blake, ha spiegato il quotidiano, ha il dono dell’invisibilità, è l’uomo ombra, non compare quasi mai alle tv e sui giornali. Ma, alla Casa Bianca, ha un piccolo ufficio vicino allo Studio Ovale e alla mattina è il primo a incontrare il presidente. Nel ranch del Texas, inoltre, lo accompagna a pesca, porta a spasso i cani e gioca con lui a baseball e al football americano. Infine quando Bush è in viaggio il giovane lo tallona dappresso con una borsa enorme e la notte dorme nella stanza accanto, siano a Buckingham Palace a Londra o nella dacia di Putin a Mosca. Gottesman è figlio di un ricco costruttore texano, Bush lo conobbe ad Austin oltre 10 anni fa tramite Jenna e rimase conquistato dal suo sense of humour. Joe Hagin, il vice capo di gabinetto della Casa Bianca, lo definisce " un ragazzo precoce, di grande modestia e intelligenza, che sa anticipare che cosa pensi, dica o faccia il presidente " . Hagin fu l’aiutante personale di Bush padre – la famiglia ama i giovani – ma non ha avuto bisogno d’insegnare a Gottesman i trucchi del mestiere: " Blake è un cane da guardia, sa quando il presidente è disponibile e quando no, prende nota dei suoi incontri e delle sue telefonate, ne controlla i discorsi e i documenti e se ha dei dubbi ce li sottopone, paga il con to quando fa acquisti o mangia al ristorante " . Il tutto con grande discrezione. Al New York Times , che cercava d’intervistarlo, Gottesman ribatté: " Non voglio andare a caccia di pubblicità " . L’unica volta che l’aiutante di Bush parlò di sé fu su Internet, sul sito " Chiedi alla Casa Bianca " . I giornalisti, che lo chiamano " Blake due minuti " perché questo è il preallarme che dà loro quando arriva il presidente, volevano sapere se fosse un vero maggiordomo, se svegliasse Bush alla mattina, se si prendesse cura dei suoi vestiti e così via. " No " rispose. " Il presidente è il primo ad addormentarsi e ad alzarsi, fa da solo le sue cose e rispetto la sua riservatezza " . Che cosa contiene la sua enor me borsa? insistettero i media. " I miei articoli di bellezza " fu la battuta del ragazzo. In realtà, nella borsa c’è di tutto: la pomata per Bush, che stringe fino a mille mani al giorno; le sue pasticche alla menta favorite; il guinzaglio per il terrier Barney; una bottiglia d’acqua; fotografie, polsini e spille per cravatta da regalare al pubblico; appunti sul programma della giornata; un registratore. Prendendo Gottesman come aiutante personale, Bush si è attenuto a una onorata tradizione della Casa Bianca. Kris Engskow, l’aiutante di Bill Clinton, ne spiega la ragione. " Clinton mi volle con sé perché ero ventenne o poco più e venivo dall’Arkansas come lui: un presidente si fida di più di un conterraneo. Questo è un lavoro per giovani, di 24 ore al giorno. Richiede inesauribili energie e continui sacrifici: niente riposo, niente soldi, niente ragazze, niente alcolici, niente vita insomma. Dopo qualche anno, il presidente e l’aiutante non hanno più bisogno di parlarsi, sono come una vecchia coppia di coniugi. un’esperienza unica, per il presidente l’aiutante è un prezioso sostegno psicologico, ma è anche una sorta di prigionia. Alla fine, lasciando la Casa Bianca, si ha un senso di liberazione " . Gottesman, che riceve 70 mila dollari l’anno, tace come al solito, ma Hagin dice che è d’accordo. Il vice capo di gabinetto non sa ancora se Blake rimarrà con Bush per l’intero mandato. Il giovane interruppe l’università in California al secondo anno per seguire il presidente – e forse Jenna – e vuole riprendere gli studi e laurearsi in economia per assumere le redini dell’azienda paterna. Hagin sospetta che voglia anche una ragazza e che verrà corteggiato dalle case editrici perché scriva un libro rivelazione sulla Casa Bianca. Ma è sicuro che Gottesman rifiuterà. Rifiutò anche Engskow, che pure era al corrente dei segreti del " Monicagate " , lo scandalo della relazione tra Clinton e la stagista Lewinski. Engskow, detto " body guard " , la guardia del corpo del presidente, rischiò di essere incriminato per la sua reticenza, ma non tradì il presidente. Fu premiato con la consulenza di "West Wing" , l’interminabile sceneggiato televisivo sulla Casa Bianca con l’attore Martin Sheeen. Ennio Caretto