Vanity Fair, Isabella Mazzitelli, 6 giugno 2005
10 cose che forse non sapevate di Lei. Vanity Fair. Per più di un motivo, non è un libro da leggere sull’autobus mentre si va in ufficio: non è tascabile, pesa molto, ha 416 pagine, parla di sesso, ha vari disegni e utilmente - per i lettori a digiuno o per le lettrici che non si guardano neanche per mettersi il tampax - parecchie immagini
10 cose che forse non sapevate di Lei. Vanity Fair. Per più di un motivo, non è un libro da leggere sull’autobus mentre si va in ufficio: non è tascabile, pesa molto, ha 416 pagine, parla di sesso, ha vari disegni e utilmente - per i lettori a digiuno o per le lettrici che non si guardano neanche per mettersi il tampax - parecchie immagini. un libro a suo modo pedagogico e sincero, tranne che nel titolo: li proprio non se la sono sentita, di venire allo scoperto, e l’hanno ipocritamente chiamato Storia di V. - Biografia del sessofemminile, dove la V non vuol dire Veronica o Viola, ma vagina. L’autrice è Catherine Blackledge, nata nel fatidico ’68, inglese, laureata in chimica, giornalista scientifica, scrittrice e autrice anche televisiva. L’abbiamo letto e sottolineato, abbiamo preso appunti. Si arriva in fondo stupefatte e intimidite dalle prodigiose qualità del sesso femminile, ma anche e forse soprattutto frastornate, in preda a un inspiegabile malessere. Come dopo un’indigestione oppure prima di un’interrogazione preparata in fretta: troppa roba tutta insieme. Tentiamo un riassunto. 1. A che servono gli uomini. In tempi di ansia fecondativa, è utile sapere che l’odore dell’uomo regolarizza il ciclo e ottimizza l’ovulazione: studi hanno dimostrato che spalmare sudore ascellare maschile sul labbro superiore delle donne ottiene questo scopo. 2. Aristotele e il maschio imperfetto. Secondo il filosofo greco, la quantità di calore presente in ogni persona determinava se un individuo nasceva maschio o femmina. I maschi avevano una maggiore quantità di calore e - come spiegò poi nel II secolo il medico Galeno - poiché le donne non possiedono il calore necessario per sviluppare il loro fallo, esso resta all’interno. Insomma, come sosteneva Aristotele, "la donna è un maschio imperfetto". 3. Clitoride lei, clitoride lui. Scrive l’autrice che "la clitoride si erge orgogliosamente alla testa dei genitali esterni di una donna, ma si estende in profondità e le sue radici abbracciano tutto il canale vaginale. ( ... ) Durante l’eccitazione il sangue che la irrora la rende eretta. ( ... ) In effetti è fatta dello stesso tipo di tessuto che costituisce i corpi cavernosi dell’uomo; in altri termini è la stessa struttura. Gli uomini hanno dunque una clitoride. Ecco perché è sbagliato dire che nella donna è un residuo di pene o un omologo di pene. ( ... ) Il modo in cui la clitoride femminile si riempie di sangue e si inturgidisce è simile al meccanismo che provoca l’erezione maschile (ecco perché il Viagra funziona anche sulle donne)". 4. Non solo piacere, anche bambini. "La clitoride è fondamentale per la riproduzione: prepara i genitali della donna ad accettare e trattenere un pene all’interno senza pericolo. ( ... ) Grazie all’eccitazione della clitoride, la maggiore lubrificazione fa sì che il delicato rivestimento della vagina corra molti meno rischi di essere danneggiato durante il rapporto. Ecco perché il ruolo della clitoride nel piacere e nella riproduzione è cruciale e le due funzioni non sono separabili". 5. Una teoria molto antica. Fino al XVII ecolo l’idea più diffusa fu quella - e citata da Ippocrate - secondo la quale l’orgasmo femminile è fondamentale per il concepimento, meglio ancora se simultaneo a quello dell’uomo. Alcuni momenti e pratiche venivano ritenuti più propizi. Il trattato medievale De secretis mulierum afferma: "Dopo la metà della notte o prima dell’alba, l’uomo deve cominciare a eccitare la donna affinché desideri il coito. Deve parlarle in modo scherzoso, baciarla e abbracciarla e strofinare le sue parti basse con le dita. Tutto ciò deve essere fatto per risvegliare l’appetito della donna. ( ... ) Quando questa comincia a parlare come se balbettasse, l’uomo può avere un’erezione e unirsi con lei". 6. Dal Medioevo al vibromassaggiatore. La medicina ha sostenuto a lungo che l’orgasmo sia necessario alla salute della donna. Una teoria benemerita sostenuta già nel benemerito Medioevo - "Le donne che hanno uno smodato desiderio di avere rapporti sessuali e non possono soddisfarlo incorrono in gravi sofferenze" - e prima ancora da Galeno: per curare molte malattie come l’isteria, suggeriva di andare a cavallo, sull’altalena, o di farsi fare massaggi vaginali dal medico o da una levatrice: "In questo modo la donna può essere eccitata fino al parossismo". C’era un problema, lamentavano i medici: si perdeva troppo tempo. Nel 1906 il dottor Samuel S. Wallian scriveva che il massaggio manuale "prende un’intera ora per sortire il suo effetto, che si potrebbe facilmente ottenere con "qualcos’altro" in 5 o 10 minuti". Nasce il vibratore. " 7. Aiuti che ogni donna apprezza". Questo era lo slogan di uno dei primi vibratori messi in commercio: strumento medico per efficaci terapie. Nell’ultimo decennio dell’Ottocento, negli Stati Uniti un vibratore portatile costava 5 dollari e fu il quinto elettrodomestico a beneficiare dell’elettricità dopo la macchina per cucire, il ventilatore, il bollitore e il tostapane. Il numero di aprile 1913 della rivista Modern Priscilla riporta la pubblicità di un attrezzo per "30 mila elettrizzanti, rinvigorenti, penetranti e rivitalizzanti vibrazioni al minuto". Non è chiaro, scrive l’autrice, "perchè l’uso medico e pubblico dei vibratori sia decaduto nella prima metà del ’900, ma il fatto che venissero utilizzati nei primi film erotici può avere influenzato l’opinione pubblica e i medici". 8. Ci vuole allenamento, ma non in palestra. I muscoli vaginali hanno effetti sorprendenti, e anche se il grande controllo della vagina viene esaltato soprattutto nelle esibizioni hard-core delle professioniste che stappano da sotto bottigliette di cocacola o giocano a ping pong, i vantaggi di una vagina allenata e tonica valgono per tutte e tutti. Ci sono varie scuole e appositi esercizi, tramandati di madre in figlia in diverse culture orientali. 9. Il segreto di Wallis Simpson. Secondo alcuni riporta il libro - fu la cosidetta ”stretta di Shanghai" di Wallis Simpson a far perdere un re alla Gran Bretagna nel 1936. La signora, si diceva, "aveva la capacità di far sentire un fiammifero grosso come un sigaro avana". 10. Punto G o prostata? C’è qualcuno che si eccita parlando di prostata? Probabilmente no. Ma se si parla di punto G, inevitabilmente la conversazione si rianima. Eppure sono la stessa cosa. Spiega Catherine Blackledge a chi non lo sapesse, che anche le donne hanno una prostata, funzionante e in ottima salute, nonché strutturalmente simile a quella dei maschi. Solo che nelle donne c’è molta variabilità, in quanto alla disposizione di ghiandole e condotti. Questo spiegherebbe perché "a dispetto di tentativi durati a volte ore, giorni, mesi o anche anni, molte donne non sono in grado di localizzare la loro prostata, cioè il loro punto G (dall’iniziale del ginecologo Ernst Graefenberg che per primo si applicò nel 1918 sull’argomento, ndr)". Isabella Mazzitelli