Varie, 6 giugno 2005
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Roux Guy
• Colmar (Francia) 18 ottobre 1938. Allenatore di calcio. Per 43 anni sulla panchina dell’Auxerre. «[...] ha cominciato ad allenare l’Auxerre nel 1961, a 23 anni. Allora il club era in Interregionale. Nel 1974 arrivò la promozione in B. Sei anni dopo accedeva alla massima serie. Per rimanerci, partecipando 16 volte alle coppe europee, e vincendo anche un campionato nel 1996, ma soprattutto lanciando talenti come Cantona, Blanc, Scifo, Cissé, Kapo, Boumsong e Mexes. Senza il sostegno di grandi capitali, Roux ha costruito un miracolo con l’appoggio del presidente di sempre, Jean Claude Hamel [...] Personaggio emblematico, Roux è un mix tra il Trap e Mazzone, sempre pronto a ironizzare, polemizzare, a stuzzicare gli avversari in vista di match cruciali, di andare fuori dai gangheri per i torti subiti. Un padre padrone, capace di fare il giro notturno delle discoteche della Borgogna per pescare gli indisciplinati o di controllare i contachilometri delle auto dei giocatori. Un personaggio, figlio della Francia profonda, entrato nell’immaginario calcistico seduto su una seggiola piazzata davanti alla panchina mentre sbraita ai suoi ragazzi con un cappellino da montanaro ficcato in testa. [...]» (Alessandro Grandesso, “La Gazzetta dello Sport” 6/6/2005).