ཿLa Gazzetta dello Sport 4/6/2005;, 4 giugno 2005
Nadal, che impugna la racchetta con la mano sinistra, in realtà non è mancino ma ambidestro. Il professor Arsenio Veicsteinas, fisiologo e direttore della facoltà di Esercitazione fisica dell’Università di Milano: «Scegliere di usare una mano piuttosto che l’altra è una via obbligata
Nadal, che impugna la racchetta con la mano sinistra, in realtà non è mancino ma ambidestro. Il professor Arsenio Veicsteinas, fisiologo e direttore della facoltà di Esercitazione fisica dell’Università di Milano: «Scegliere di usare una mano piuttosto che l’altra è una via obbligata. Solo pochi avanzando con gli anni rimangono ambidestri e in una disciplina come il tennis, dove si utilizza solo una parte del corpo, lavorare con ambedue le braccia comporterebbe il doppio dell’allenamento per raffinare gesti complessi dal punto di vista neuromotorio come i colpi a una pallina». Il fatto che lo spagnolo usi la destra per i gesti comuni complica le cose: «Perché così manda un poco in confusione il cervello che lavora per emisferi: se la parte destra, che dirige il lato sinistro del corpo e quindi la sua racchetta, riceve ordini da quella sinistra, potrebbe avere qualche problemino nella lettura del messaggio che arriva. Il caso degli ambidestri è per ora poco studiato dalla scienza sportiva. Sarebbe interessante applicare allo spagnolo degli elettrodi per vedere come lavora il suo cervello».