Stefano Zaino, ཿla Repubblica 3/6/2005;, 3 giugno 2005
Non bastasse la disastrosa stagione con la Ferrari, Michael Schumacher dovrà presto fare a meno del suo massaggiatore di fiducia, l’indiano Balbir Singh: «Balbir è una delle pochissime persone su cui so di poter contare al cento per cento
Non bastasse la disastrosa stagione con la Ferrari, Michael Schumacher dovrà presto fare a meno del suo massaggiatore di fiducia, l’indiano Balbir Singh: «Balbir è una delle pochissime persone su cui so di poter contare al cento per cento. Lui ha nelle mani qualcosa che gli altri non hanno. Siamo assieme da dieci anni, per me è una grave perdita. La separazione sarà dura, ma devo accettare il fatto che lui ora voglia costruirsi un futuro nuovo e dedicarsi maggiormente alla propria famiglia». I due si conobbero nell’89 in una clinica di Hoenningen dov’era ricoverato uno zio del sette volte campione del mondo. Collaboratore fisso del pilota dal ’95 (anno del secondo e ultimo titolo con la Benetton), Balbir gli ha anche cambiato la dieta (via wurstel, crauti, spinaci, patate fritte): «Ho trascurato troppo la mia famiglia voglio aprire un centro di meditazione, dove sconfiggere lo stress. Io e Michael resteremo amici per l’eternità, lui ha compreso e capito il mio gesto, si è comportato come al solito in maniera eccezionale. Non lo abbandonerò subito, ho promesso che lo assisterò almeno fino ad agosto, al gp in Turchia. Lui ha grandi sentimenti, ma non può farli trasparire. Deve tenerli dentro, perché è pesantemente condizionato dalla grande disponibilità finanziaria».