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 2005  giugno 02 Giovedì calendario

Mastella Sandra

• (Alessandrina Lonardo) Ceppaloni (Benevento) 9 marzo 1953. Politico. Moglie di Clemente. Consigliere regionale in Campania (ex presidente) • «[...] non è soltanto la moglie dell’onorevole Mastella, ma è donna capace e intelligente, volitiva e fantasiosa. E anche bella. [...] sa cucinare divinamente, ed è insuperabile quando prepara i cicatellini di Reino, ma è in grado, e l’ha più volte dimostrato, di battibeccare col marito. [...]» (Antonello Caporale, ”la Repubblica” 25/5/2005) • «[...] Con Clemente si conoscevano da bambini, lei aspirante missionaria, lui leader in erba già sul campetto di calcio. Poi l’emigrazione a Oyster Bay, tra ghiaccioli e addobbi natalizi; il fidanzamento con fedina di zaffiri quando lui, in viaggio di laurea negli States, si dichiarò. Così Sandrina l’Americana divenne la metà di un inossidabile sodalizio politico-familiare. Lui fuoco, lei terra. Tailleur post Chanel, pettinatura vaporosa e trucco impeccabile, sempre in prima fila alla Festa di Telese. Organizza kermesse enogastronomiche tra Capri e Benevento (’ la città più centrale del Sud, ha l’autostrada e la Tav ad Afragola”), e scala i vertici della Croce Rossa. Poi l’elezione nel listino bloccato di Bassolino e, dal 2005, la guida del parlamentino regionale. Esordio rovente con l’aumento delle commissioni e la passione per il Columbus Day. Da vera lady non se ne cura: brinda a champagne millesimato quando il suo candidato sindaco strappa Benevento a 13 anni di dominio del polo, delibera il capitolato per ”la manutenzione delle essenze ornamentali, innaffiamento e lucidatura” di kenzie e filodendri nel Palazzo della Regione. [...]» ( Federica Fantozzi, ”l’Unità” 22/10/2009) • «[...] Nei giorni lieti del potere Clemente Mastella ebbe il cuore di proclamare: ”Siamo una coppia da Guinness dei primati, io Guardasigilli, lei presidente del Consiglio regionale della Campania”. Due o tre anni prima il marito già aveva imposto la moglie in un collegio elettorale, ma lei non ce l’aveva fatta, così la promozione aveva anche il senso della rivincita. [...]» (Filippo Ceccarelli, ”la Repubblica” 22/10/2009) • « Pioveva, la mattina del 16 gennaio 2008. I carabinieri bussarono alla villa di Ceppaloni con qualche ora di ritardo. Sandra Lonardo Mastella sapeva già dell’arresto. Lo avevano anticipato le agenzie. In 392 pagine di ordinanza, il Gip di Santa Maria Capua Vetere tracciò il sistema di nomine e appalti pilotati attraverso il peso politico-elettorale dell’Udeur e della famiglia Mastella nel beneventano. Pochi giorni dopo Mastella si dimise da Guardasigilli e fece cadere il governo Prodi. Tentata concussione, il capo di imputazione della signora Mastella: la vicenda è quella ultranota di aver definito ”un uomo morto” il manager dell’ospedale di Caserta che rifiutava di piegarsi ai voleri del partito. [...]» (’Il Fatto” 22/10/2009).