La Stampa 01/06/2005, pag.2 Guido Ceronetti, 1 giugno 2005
Altrove. La Stampa 01/06/2005. Ogni volta che muore un bambino buono, un angelo di Dio scende sulla terra, prende il bambino morto fra le sue braccia, e spiegando le grandi ali bianche, vola sopra i luoghi che il bambino ha amato, e coglie un’enorme bracciata di fiori che porta al buon Dio, perché lassù rifioriscano più belli che sulla terra
Altrove. La Stampa 01/06/2005. Ogni volta che muore un bambino buono, un angelo di Dio scende sulla terra, prende il bambino morto fra le sue braccia, e spiegando le grandi ali bianche, vola sopra i luoghi che il bambino ha amato, e coglie un’enorme bracciata di fiori che porta al buon Dio, perché lassù rifioriscano più belli che sulla terra. Il buon Dio stringe i fiori al suo cuore, ma sul fiore che gli è più caro depone un bacio, e allora al fiore nasce la voce per poter cantare in coro nella grande beatitudine. - Queste cose le raccontava un angelo di Dio a un bambino morto che portava in cielo, e il bambino udiva come in sogno; ora stavano volando sui luoghi vicino alla casa del bambino, dove lui aveva giocato, e poi attraversarono giardini con bellissimi fiori. HANS CHRISTIAN ANDERSEN L’angelo (Engelen) 1845