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 2005  maggio 27 Venerdì calendario

Maria raccontata dall’artista di corte. Il Sole 24 Ore 27/05/2005. Il saluto che esce dalla bocca dello splendido cavaliere inginocchiato ai suoi piedi e vestito di broccato dorato - "Ave gratia plena Dominum teco" - turba la giovane donna di Nazareth, mentre assorta medita la parola di Dio sul testo sacro

Maria raccontata dall’artista di corte. Il Sole 24 Ore 27/05/2005. Il saluto che esce dalla bocca dello splendido cavaliere inginocchiato ai suoi piedi e vestito di broccato dorato - "Ave gratia plena Dominum teco" - turba la giovane donna di Nazareth, mentre assorta medita la parola di Dio sul testo sacro. Il pittore senese Simone Martini, vissuto nella prima metà del XIV secolo tra le più ricche, eleganti e potenti corti d’Europa, descrive con garbo raffinato il timore della fanciulla di fronte all’apparizione celeste. La ragazza si ritrae spaventata, avvolgendosi nel mantello, nonostante il bellissimo arcangelo Gabriele le porga un ramo d’olivo, come avrebbe fatto un messere del dolce stilnovo con la sua madonna. Ma l’artista, che a partire dal 1317 è nominato pittore preferito di re Rodolfo d’Angiò di Napoli, dipinge sul viso di Maria anche una smorfia di imbarazzo. Sintetizza così, senza parole, il pudore e i dubbi di una sedicenne consacrata al tempio di Salomone; come accadrà questa misteriosa incarnazione di Dio nel suo ventre se la vergine non conosce uomo? L’Annunciazione fu dipinta da Simone Martini in collaborazione con Lippo Memmi. Eseguita a tempera, su una tavola di legno di due metri e mezzo per tre, l’opera è datata 1333 e firmata; fu concepita come un polittico di cinque parti, raffigurante sant’Ansano vicino all’arcangelo e una santa, forse Margherita, a lato di Maria, e posta sopra l’altare di sant’Ansano nella cattedrale di Siena. Simone Martini aveva poco più di 50 anni ed era il più apprezzato artista del tempo. Nel 1336 si trasferì alla corte papale di Avignone e qui ebbe modo di conoscere anche il giovane Francesco Petrarca e di miniare di suo pugno, in segno di stima e di amicizia, la prima pagina del prezioso codice noto oggi come il "Virgilio del Petrarca", conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Il precoce filologo e poeta era figlio del ricchissimo Petracco di Parenzo, famoso consulente legale di tutti i mercanti che pullulavano Avignone da quando la Santa Sede si era trasferita in Provenza. La pittura eterea e luminosa di Simone Martini piace soprattutto ai poeti; e proprio questa "Annunciazione", entrata agli Uffizi di Firenze nel 1799 per volere del granduca di Toscana Ferdinando III di Lorena, ispirò un altro grande poeta toscano, Mario Luzi, che nel 1994 le dedicò il bellissimo "Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini". Marina Mojana