Davide Frattini, "Corriere della sera", 20/5/2005, 20 maggio 2005
Il ministero della Sanità israeliano ha dato ieri il via libera alla possibilità di stabilire il sesso dei figli in provetta con un esame genetico
Il ministero della Sanità israeliano ha dato ieri il via libera alla possibilità di stabilire il sesso dei figli in provetta con un esame genetico. «In casi eccezionali e solo dopo una valutazione del consiglio etico - spiega Mira Huebner, consigliere legale del ministero - Ci sono malattie che si passano solo tra maschi, ad esempio». La nuova norma lascia però la porta aperta a scelte diverse: coppie (o madri single) che abbiano almeno quattro figli dello stesso sesso potrebbero ottenere il si anche se non c’è il rischio di malformazioni. La decisione del ministero è stata attaccata da sinistra e forti critiche sono venute anche da Shlomo Shaham, un giudice in pensione che alla Knesset è il Rappresentante per le generazioni future: «Rischiamo di rafforzare stereotipi negativi, soprattutto contro le donne». Un sondaggio commissionato dal ministero ha stabilito che il 56% delle coppie israeliane preferisce avere un maschio e il 40% vuole poter scegliere il sesso (46% quando i genitori hanno solo femmine).