Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  maggio 20 Venerdì calendario

Il ministero della Sanità israeliano ha dato ieri il via libera alla possibilità di stabilire il sesso dei figli in provetta con un esame genetico

Il ministero della Sanità israeliano ha dato ieri il via libera alla possibilità di stabilire il sesso dei figli in provetta con un esame genetico. «In casi eccezionali e solo dopo una valutazione del consiglio etico - spiega Mira Huebner, consigliere legale del ministero - Ci sono malattie che si passano solo tra maschi, ad esempio». La nuova norma lascia però la porta aperta a scelte diverse: coppie (o madri single) che abbiano almeno quattro figli dello stesso sesso potrebbero ottenere il si anche se non c’è il rischio di malformazioni. La decisione del ministero è stata attaccata da sinistra e forti critiche sono venute anche da Shlomo Shaham, un giudice in pensione che alla Knesset è il Rappresentante per le generazioni future: «Rischiamo di rafforzare stereotipi negativi, soprattutto contro le donne». Un sondaggio commissionato dal ministero ha stabilito che il 56% delle coppie israeliane preferisce avere un maschio e il 40% vuole poter scegliere il sesso (46% quando i genitori hanno solo femmine).