glileonet.it 26 maggio, 30 maggio 2005
Assistere a episodi di violenza e uso di armi raddoppia la probabilità che un adolescente commetta gravi violenze nei due anni successivi
Assistere a episodi di violenza e uso di armi raddoppia la probabilità che un adolescente commetta gravi violenze nei due anni successivi. Felton Earls della Harvard Medical School ha condotto uno studio durato cinque anni, iniziato in seguito a una "epidemia" di crimini violenti registrata negli Stati Uniti all’inizio degli anni Novanta. La ricerca ha coinvolto un gruppo di adolescenti dei sobborghi di Chicago, intervistati insieme ai propri familiari per tre volte nel corso dei cinque anni, e classificati in base a 153 variabili potenzialmente influenti sulla loro condotta, dalla struttura familiare al quartiere. I ragazzi sono stati suddivisi in due grandi gruppi, quelli che avevano assistito a episodi di uso di arma da fuoco prima dell’inizio dello studio e quelli a cui non era successo. Il risultato è stato che i primi avevano una probabilità da due a tre volte più alta di essere coinvolti essi stessi in episodi di violenza. "La prevenzione dei crimini violenti dovrebbe ispirarsi a quella delle malattie infettive" conclude Earls. "Evitare un crimine violento potrebbe significare prevenirne molti altri". Gli studiosi suggeriscono in particolare programmi educativi nella scuole, che insegnino fin dai primi anni a evitare i conflitti o risolverli senza violenza.