f. m. r., ཿCorriere della Sera 30/5/2005;, 30 maggio 2005
«Non credo che l’educazione sul tema sia efficace. Può ottenere qualche risultato sugli atleti molto giovani
«Non credo che l’educazione sul tema sia efficace. Può ottenere qualche risultato sugli atleti molto giovani. Ai miei livelli, però, non si tiene conto delle conseguenze del doping sulla salute: personalmente, era l’ultima cosa cui pensavo in certi momenti. Non se ne parla e quindi noi pensiamo che quelli che vengono presi siano pochi. Credo che per dissuadere la gente ci voglia anche maggiore pubblicità sui nomi di chi è stato trovato positivo» (Kelli White, sprinter che dopo esser stata trovata positiva all’antidoping ha dovuto restituire le medaglie d’oro mondiali di 100 e 200 metri).