Laura Laurenzi, ཿla Repubblica 29/5/2005;, 29 maggio 2005
«Ho sempre voluto lasciare il pallone fuori dalla porta di casa. Se mia moglie o i miei figli vogliono sapere qualcosa sulle partite si devono andare a comprare il giornale, io non gliene parlo
«Ho sempre voluto lasciare il pallone fuori dalla porta di casa. Se mia moglie o i miei figli vogliono sapere qualcosa sulle partite si devono andare a comprare il giornale, io non gliene parlo. E anche i miei amici più cari mi sono sempre fatto scrupolo di sceglierli fuori dal mondo del calcio: Bruno Lorenzelli, il mio gallerista di fiducia, Gianni Caverzasio, che mi ha fatto conoscere l’emozione delle montagne, Franco Torrani, manager d’impresa, il grande Ottavio Missoni, uomo di frontiera come me, lui dalmata io friulano» (Capello).