Laura Laurenzi, ཿla Repubblica 29/5/2005;, 29 maggio 2005
«Fu Italo Allodi, grande collezionista, a contagiarmi la passione per l’arte moderna. Avevo appena 23 anni
«Fu Italo Allodi, grande collezionista, a contagiarmi la passione per l’arte moderna. Avevo appena 23 anni. Ma l’arte mi piace tutta. Tuttora, in qualunque città del mondo mi trovi, la cosa che amo di più è andare per musei. Tornarci e ritornarci ancora, vedere gli stessi quadri con occhi nuovi, selezionare. Vado al Louvre, vado al British, so che ho soltanto un’ora e allora scelgo solo quattro cose da vedere, e di fronte a ogni quadro mi fermo almeno un quarto d’ora. L’emozione è sempre diversa e mutevole, è come rileggere un libro che hai molto amato. La quarta volta che ho visto la Gioconda era più bella che mai, era un’altra rispetto a prima. E provo uno stupore sempre nuovo davanti alla testa di Nefertiti a Berlino, o all’Altare di Pergamo, davanti ai Bosch e ai Goya del Prado e davanti a quella meravigliosa, piccola Madonna di Antonello da Messina».