varie, 28 maggio 2005
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Albert Eddie
• (Eddie Albert Heimberger) Rock Island (Stati Uniti) 22 aprile 1906, Los Angeles (Stati Uniti) 26 maggio 2005. Attore. «[...] famoso in Italia per il suo ruolo in Vacanze Romane, insieme con Audrey Hepburn e Gregory Peck, di cui era l’amico pittore. Albert aveva avuto due nomination agli Oscar per il miglior ruolo non protagonista [...]» (’La Stampa” 28/5/2005). «Candido ficcanaso, anima nera, tradito spesso e volentieri dalla fidanzata di turno. Un caratterista di rango [...] Si laurea in Legge all’università del Minnesota, ma invece di finire in uno studio legale, diventa trapezista di un circo, poi fa il conduttore radiofonico, s’improvvisa attore, debutta in palcoscenico, arriva a Hollywood. E interpreta una serie di ruoli di secondo piano (da Quattro mogli di Curtiz a Tutta la città ne sparla di Dwan). Finchè, è il 1952, gira Gli occhi che non sorrisero, di William Wyler. Ed è sempre Wyler che l’anno dopo, in Vacanze romane (con Gregory Peck e Audrey Hepburn), gli offre la parte del paparazzo sbruffone ma tenero di cuore, che gli vale la nomination all’Oscar. La sua carriera prosegue con registi del calibro di Mann (Piangerò domani), di Aldrich (Prima linea), di Zanuck (Il giorno più lungo), di Ford (Missione in Manciuria). Poi, nel 1965, si affaccia nel mondo dei telefilm, trasformandosi nell’avvocato Oliver Douglas, protagonista della serie Green Acres. Un successo che dura sei anni. Subito dopo riceve la seconda nomination all’Oscar, sempre come migliore attore non protagonista del film Il rompicuori. Nella vita, invece, il cuore lo regalò a chi non avrebbe dovuto. S’innamorò, riamato, della moglie del boss della Warner e venne cacciato dagli Studios...» (’Il Messaggero” 29/5/2005). «[...] divo ”minore” e versatile del cinema classico, un’icona pop della tv Usa [...] Sfiorò 2 volte l’oscar del ”non protagonista”, nel ”54 perVacanze romane (l’amico fotografo di Peck) e nel ”72 per la commedia di Elaine May, da Simon, The Heartbreak Kid (Il rompicuori), dove è il papà di Cybil Sheperd. Spinse Susan Hayward fino alla palma d’oro di Cannes (Piangerò domani di Daniel Mann, ”55). Ma non era solo classe e talento comico-drammatico. Impegnato nelle cause umanitarie, militante ecologista, partecipò alla creazione, ogni 22 aprile (giorno del suo compleanno) dell’International Earth Day. Era un mito in Usa più che per i suoi oltre 100 film, per un ruolo tv, Oliver Wendell Douglas, l’avvocato di Park Avenue che va nella rurale Hooterville nella sitcom Cbs Green Acres (’65-’71). Ma fu soprattutto - parola di Aldrich - il più grande e ”credibile supercarogna” del grande schermo. Molti lo avevano già scoperto come capitano Cooney, sadico e inetto quanto codardo e raccomandato, nel più duro, realistico, brutale pamphlet anti-bellico del secondo dopoguerra, Attak (Prima linea) di Robert Aldrich (’56), tanto che l’esercito Usa si rifiutò di collaborare. Ma con l’incancellabile ritratto, nel ”74, di Warden Hazen, il direttore del carcere che vuole schiacciare moralmente i detenuti guidati da Burt Reynolds sconfiggendoli a football (non ci riuscirà) in La sporca ultima meta, il cineasta Robert Aldrich ottenne da lui anche una stupefacente, sofisticata e irresistibile parodia al vetriolo del presidente Nixon. Edward Albert Heimberger, nome d’arte Eddie Albert, occhi azzurri, capelli biondi, perfetto ”ragazzo della porta accanto”, trapezista del circo (sue le piroette di Ali Hakim nel musical Oklahoma!), attore del teatro, della radio, della tv ”live” e del cinema, dal ”38 (quando fu lanciato da una serie di perfetti film Wb di Enright, Curtiz e Wyler) fino alla metà degli anni 90, era nato a Rock Island, Illinois. Figlio di un agente immobiliare, studiò teatro all’università del Minnesota facendo il lavapiatti e la maschera in un cinema per permetterselo. Marine nella «’uerra giusta”, gli fu conferita la stella di bronzo dopo la sanguinosa battaglia di Tarawa nel novembre ”43 per aver salvato la vita a 70 compagni. Tra i suoi successi Casa da té alla luna d’agosto (’57) di Daniel Mann, girato a Okinawa per ingraziarsi gli occupati (e celebre solo per i litigi tra Marlo Brando e l’insopportabile Glenn Ford) e nell’esotico melo Il sole sorgerà ancora di Henry King (’57), ma è supersonico in 7 women di Ford (’66), Un gioco estremamente pericoloso di Aldrich (’75), The gun runners di Don Siegel, remake di Acque del sud di Hawks (’58) e Le radici del cielo di Huston (’58). [...]» (Roberto Silvestri, ”il manifesto” 29/5/2005).