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 2005  maggio 26 Giovedì calendario

Attenti a quei due. Il Sole 24 Ore 26/05/2005. Sono amici di vecchia data. Ian Foster e Fabrizio Gagliardi, la strana coppia dell’informatica, sono noti nella comunità scientifica per essere insieme a Kesselman tra i padri fondatori della Grid, la griglia, l’evoluzione di Internet che oggi ha come epicentro il Cern di Ginevra, il luogo dove nel 1989 nacque dalla mente Tim Berners-Lee il World wide web, cioè l’Internet che tutti noi conosciamo

Attenti a quei due. Il Sole 24 Ore 26/05/2005. Sono amici di vecchia data. Ian Foster e Fabrizio Gagliardi, la strana coppia dell’informatica, sono noti nella comunità scientifica per essere insieme a Kesselman tra i padri fondatori della Grid, la griglia, l’evoluzione di Internet che oggi ha come epicentro il Cern di Ginevra, il luogo dove nel 1989 nacque dalla mente Tim Berners-Lee il World wide web, cioè l’Internet che tutti noi conosciamo. Definito dalla stampa "The Gridfather", il padre della Grid, il neozelandese Foster ne è l’inventore. Gagliardi, toscano con un piglio più da manager, è l’uomo della concretezza perché ha il merito di aver dato sostanza al concetto di supercomputing alla portata di tutti. Insomma, se il sogno di una rete a disposizione dell’intera comunità scientifica, capace di funzionare come un solo e enorme computer condiviso, sia nei dati che nelle risorse di calcolo, è diventato realtà lo dobbiamo all’incessante collaborazione dei due scienziati. Grazie a un filo diretto Ginevra-Chicago (i due si sentono quasi quotidianamente al telefono) hanno convinto nel 1999 la Comunità europea - che oggi ha un vantaggio di due anni rispetto agli americani su questa tecnologia - a credere nel progetto della Grid e sempre insieme stanno premendo anche sul Governo Usa, distratto dalla guerra al terrorismo, per abbracciare questa tecnologia capace di regalare potenza di calcolo al servizio della scienza. Le comunità di biologi, fisici e geologi - come sostiene Foster - non possono fare più a meno dell’informatica. Ci sono centinaia di Gygabytes di informazione sulla sequenza dei geni non più disponibili nei laboratori bensì online. I biologi per elaborare questa enorme massa di dati devono ricorrere a ingombranti e costosissimi supercomputer. La tecnologia della Grid risolve questo problema, perché collega in rete i computer permettendo di utilizzarne potenza di calcolo e memoria in modo condiviso. Tutti per uno e uno per tutti, verrebbe da dire. La declinazione industriale di questo concetto è quello di trasformare l’informatica in una commodity. Per una azienda significa svincolare la potenza di calcolo dai propri server e distribuirla su dispositivi diversi, così da permettere agli utenti di usarla, all’occorrenza, con maggior libertà. Colossi come Ibm, Sun microsytems e Oracle hanno fiutato l’affare e stanno lavorando da alcuni anni alle Grid per l’industria. "L’informatica diventerà come l’energia elettrica - spiega Fabrizio Gagliardi -. In passato solo i più ricchi avevano accesso alla luce elettrica perché potevano a proprie spese o dotarsi di un generatore oppure collegarsi alle centrali. Oggi basta attaccare la spina". E tra due anni, nel 2007, ad attaccare la spina sarà la comunità dei fisici. In quella data verrà ultimato al Cern il nuovo grande anello di accelerazione per la collisione delle particelle. Il mega-acceleratore (Large hadron collider) ricreando le condizioni esistenti subito dopo il Big bang fornirà una raffica di dati - si parla di 10-15 milioni di Gigabytes (Petabytes) all’anno - che i fisici sparsi in tutto mondo e collegati alla Grid potranno comodamente elaborare cercando così le risposte ai segreti del cosmo. Luca Tremolada