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 2005  maggio 25 Mercoledì calendario

"Gola profonda", così nacque il porno chic. Corriere della Sera 25/05/2005. Prima è arrivata la consacrazione accademica

"Gola profonda", così nacque il porno chic. Corriere della Sera 25/05/2005. Prima è arrivata la consacrazione accademica. Una tesi di laurea ( in lettere e filosofia) discussa da Martina Palaskov Begov all’Università di Trieste due anni fa. Titolo: "Linda Lovelace. Immagini di un corpo in frammenti". Poi il trionfo mediatico: Inside Deep Throat ( in italiano Inside Gola profonda , da venerdì nei nostri cinema), un documentario prodotto dal premio Oscar Brian Grazer che all’ultimo Sundance Film Festival, quello creato da Robert Redford, ha rubato l’attenzione a film molto più titolati. DVD – Per i pochi che faticano a orientarsi tra questi nomi, diciamo che Linda Lovelace ( nome d’arte di Linda Boreman) è l’attrice, anzi la porno attrice, che balzò all’attenzione di mezzo mondo nel 1972 interpretando un filmetto chiamato appunto, Deep Throat , " gola profonda " , che a luglio tornerà a essere disponibile in dvd grazie alla Dolmen ( anche se in italiano si intitolerà La vera Gola profonda , per differenziarlo da un seguito plagio che arrivò da noi prima dell’originale e si impossessò del titolo Gola profonda ). Cinquantotto minuti girati tra la Florida e New York da un ex parrucchiere del Queens, Gerard Damiano, dove la nostra eroina scopre che la causa della sua frigidità è dovuta al fatto di avere il clitoride in fondo alla gola. Da cui il titolo e una decisa inversione di rotta rispetto alle tradizionali pratiche sessuali: per arrivare al sospirato orgasmo doveva affidarsi solo al suo apparato respiratorio. AMATORIALE – Un film poco più che amatoriale, costato meno di 25 mila dollari e uscito in sordina ( come molti film porno) al Mature Theatre di New York. Solo che in pochi giorni, da vergognoso programma per spettatori raincoaters ( quelli che al cinema si nascondono sotto un impermeabile), divenne un caso da prima pagina, con code davanti ai botteghini e nomi celebri, da Warren Beatty a Jack Nicholson a Jacqueline Kennedy Onassis, che si mescolavano al pubblico anonimo. Facendo balzare gli incassi alla cifra record di 600 milioni di dollari, mentre il New York Times coniava per il film il termine " porno chic " . Quello che era successo, lo spiega perfettamente il documentario Inside Gola profonda , diretto da Fenton Bailey e Randy Barbato, facendo parlare Norman Mailer e Erica Jong, Gore Vidal e Hugh Hefner, Camille Paglia e John Waters: vedere sullo schermo una donna che rivendicava in maniera così aperta il proprio diritto al piacere sessuale e che per ottenerlo osava mettere in pratica una " tecnica " considerata a lungo immorale ( e per legge bandita in alcuni Stati) fu uno shock per tutta l’America. Una parte leggeva nel film la messa in pratica della rivoluzione ses suale innescata dalla contestazione degli anni Sessanta e dal femminismo; l’altra parte gridava allo scandalo e invocava sequestri e processi. Cosa che avvenne puntualmente, grazie anche all’amministrazione conservatrice di Richard Nixon ( che pure, a sentire il vicepresidente Spiro Agnew, avrebbe chiesto di poterlo vedere in privato). Salvo poi tramutarsi tutto in una beffarda rivincita quando l’informatore che rivelò le prove dello scandalo Watergate obbligando Nixon alla dimissioni scelse proprio " Gola profonda " come nome di copertura. SGUARDO – Naturalmente il documentario di Bailey e Barbato non si ferma al lato sociologico. Sfortunatamente sorvola sul resto della carriera di Gerard Damiano, il cui sguardo cupo e anticonformista rinnovò, almeno momentaneamente, il genere, con film come The Devil in Miss Jones ,The World of Johanna o People . Ma ribadisce con forza quello che molti sapevano e cioè che il mercato del cinema pornografico era sostanzialmente in mano alla mafia. E che il film non fece la fortuna della sua interprete, balzata con tanta rapidità sotto i riflettori ma anche segnata per sempre da quel ruolo. Il che la portò, nelle quattro autobiografie che scrisse, prima a farsi paladina del porno, poi accesa detrattrice del genere e infine a tornare sui suoi passi. Fino alla morte, arrivata a 53 anni, per un incidente automobilistico, nel 2002. SESSO – Durante la sua breve carriera girò sicuramente sette loops ( filmini porno a 8mm della durata di 15 minuti) e un solo film hard core, cioè con scene di sesso non simulato, Deep Throat nel 1972 ( negli altri due film, Deep Throat II nel 1974 e Linda Lovelace for President nel 1976, il sesso si intuisce ma non si vede mai). Un po’ poco per l’Olimpo della cinefilia. Ma i suoi orgasmi " di gola " , raccontati sullo schermo grazie a fuochi d’artificio che esplodono, campane che suonano e razzi che partono per lo spazio, quelli sono entrati definitivamente nella storia del nostro costume sessuale. Paolo Mereghetti