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 2005  maggio 27 Venerdì calendario

SALVATORI

SALVATORI Carlo Sora (Frosinone) 7 luglio 1941. Banchiere. Presidente di Lazard Italia. Ex amministratore delegato di Unipol (2006-2010). Prima era vicepresidente di Unicredito • «Cesare Geronzi ha fatto di tutto per portarselo a Roma. E guardando il curriculum [...] è facile capire il perché. Se c’è un manager che conosce l’Italia bancaria per averla girata in lungo e in largo è lui. Se c’è un dirigente che ha conseguito risultati più che brillanti nel ridare smalto a grandi banche un po’ addormentate questi è proprio Salvatori [...] Parmense d’adozione Salvatori è nato a Sora, in provincia di Frosinone, a un tiro di schioppo da quella Alvito che ha dato i natali al governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio. I due si conoscono dall’inizio degli anni ”90, quando Salvatori era direttore generale dell’Ambroveneto e parlando con il futuro governatore scoprì la comune provenienza. E scoprirono anche di avere le stesse letture e lo stesso background culturale, di essere due cattolici liberali intellettualmente gemelli. Da allora Fazio è diventato per il più giovane Salvatori un punto di riferimento professionale e spirituale. [...] figlio di un dirigente d’azienda delle Cartiere Meridionali, Salvatori aveva la banca nel destino. La Bnl lo assunse da studente e lo inviò a Bologna. Il giovane manager prese la prima laurea in Economia e commercio sotto le due Torri. La seconda - in Scienze bancarie - la guadagnerà dieci anni dopo a Siena. dopo aver trscorso un periodo negli States. In Bnl Salvatori c’è stato complessivamente 22 anni [...] Agli onori delle cronache finanziarie lo schivo Salvatori ci arriva con il passaggio all’Ambroveneto nel gennaio del ”90. A segnalarlo fu il consigliere Nerio Nesi, ex presidente della Bnl. La banca milanese usciva dai travagliati anni ”80 e il suo timoniere Giovanni Bazoli aveva bisogno di un uomo d’esperienza che sapesse farla crescere a velocità doppia dei concorrenti e sapesse gestire l’aggregazione di piccole banche locali. Così è stato, e l’istituto, con una cura di 5 anni divenne un modello di efficienza raddoppiando massa amministrata e impieghi. Dall’Ambroveneto alla Cariplo il passo è stato breve [...] In Cariplo la riorganizzazione salvatoriana è durata tre anni [...] Più che i salotti Salvatori ama frequentare le filiali delle banche che dirige [...]» (Dario Di Vico, ”Sette” n. 12/2001).