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 2005  maggio 25 Mercoledì calendario

CUFFARO Maria

CUFFARO Maria Roma 18 agosto 1964. Giornalista tv • «I suoi occhi sono sempre truccati col kajal. E i ripetutissimi primi piani che caratterizzano i suoi reportage ce li mostrano in tutta la profondità dello sguardo. Sarà perché ha una mamma indiana, come lei stessa ci ha raccontato nella puntata di Sciuscià girata in India in occasione della cerimonia religiosa del Kumbh Mela: entrando in un tempio, ha finto di trovare lì per caso suo fratello [...] Si distingue sempre per come affronta il mestiere: per esempio mimando le posizioni del kamasutra, prima nella parte della donna e poi in quella dell’uomo, con una prostituta vera che le insegna come fingere con i clienti. È stato in quel momento che la trasmissione, in seconda serata, ha sbancato l’audience: 4.900.000 spettatori per uno share del 23,39 per cento. Notevole anche il suo travestimento da zingara: travestimento fino a un certo punto, perché quello è il suo look preferito, in particolare per gli ampi anelli alle orecchie. [...] “Non avrei mai voluto fare la giornalista”, dice [...] “Dai 15 ai 22 anni ho solo dipinto. A 16 anni la prima mostra personale di disegni presso la galleria il Torchio di Roma. A 20 la seconda e ultima mostra, ad Atene”. Fu assunta in Rai nel ’96, quasi per vertenza sindacale. Nel senso che se avesse fatto causa l’avrebbe vinta, visti i suoi precedenti lavorativi: era lì dal 1989, prima alla radio e poi in televisionbe, con Curzi al Tg3 e quindi con Santoro. Caduta in disgrazia e poi riabilitata per non aver seguito “Michèle” a Mediaset, la Cuffaro vive intensamente la televisione. Come quella volta che, inseguendo un tangentaro, fu fermata da due poliziotti che nel bloccarla le schiacciarono brutalmente i seni. La sua smorfia fu resa immortale da Blob» (Valeria Paniccia, “Sette” n. 10/2001).