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 2005  maggio 14 Sabato calendario

In un’intervista a "La Repubblica" il prefetto di Roma, Achille Serra, ha detto la sua nella lotta alla prostituzione: «La capitale ha bisogno di un quartiere a luci rosse

In un’intervista a "La Repubblica" il prefetto di Roma, Achille Serra, ha detto la sua nella lotta alla prostituzione: «La capitale ha bisogno di un quartiere a luci rosse. Lo spettacolo offerto da lucciole e transessuali a tutte le ore del giorno e della notte - in periferia e in centro - è indecente e offensivo». Meglio, quindi, attrezzare delle aree che si rivelino come dei veri e propri eros center: «Certo. Io sono favorevole ad una zona protetta, dove le prostitute possano esercitare il mestiere più antico del mondo senza arrecare disturbo ai cittadini. In questo modo sarebbe più semplice ripulire le strade e bloccare il dilagare dei reati connessi alla prostituzione e all’immigrazione illegale». Le reazioni. Walter Veltroni (sindaco di Roma): «Ma di cosa stiamo parlando? Questa può essere una proposta che segna la modernità di una città? Roma rispetta le donne e le donne non possono essere messe in vetrina come al supermercato». Rosa Russo Iervolino (sindaco di Napoli): «Serra è una persona intelligente. Non so proprio come gli sia venuta in mente un’idea del genere». Riccardo De Corato (vicesindaco di Milano): «Sono d’accordo con Serra, ma solo in linea di principio. Un quartiere dedicato alla prostituzione incide sull’identità di una città e la degrada». Massimo Cacciari (sindaco di Venezia): «Quello di Serra mi sembra un approccio che sa di resa. Meglio puntare sugli operatori di strada, che da noi hanno ottenuto qualche risultato». Sergio Cofferati (sindaco di Bologna): «Preferisco la prevenzione e, dove serve, la repressione». Leonardo Dominici (sindaco di Firenze) nel ’99 bocciò la proposta di Serra - allora prefetto del capoluogo toscano - di istituire un quartiere a luci rosse. Don Oreste Benzi (Fondatore dell’Associazione Papa Giovanni XXIII): «Creare quartieri a luci rosse significa mettere le donne nelle mani di aguzzini che le sfrutterebbero». Carla Conso (fondatrice del comitato per i diritti civili): «Va bene, a patto che ci si organizzi come in Olanda». Enrico Gasbarra (presidente della provincia di Roma): «Non sono d’accordo con Serra, che pure ha messo in luce un problema che esiste». Stefania Prestigiacomo (ministro per le Pari Opportunità: «La prostituzione in Italia è fatta soprattutto di straniere e clandestine. Il compito dello Stato è liberarle dalla schiavitù, non di relegarle in quartieri». Roberto Calderoli (ministro per le Riforme): «Le parole di Serra sono sacrosante». Tiziana Maiolo (assessore alle politiche sociali di Milano): «Il quartiere dell’amore dovrebbe esistere a Roma e a Milano. Isolato, lontano dai centri abitati e vigilato dalla polizia». Carlo Giovanardi (ministro per i rapporti con il Parlamento): «E chi lo spiega a quei cittadini che vedono il proprio quartiere trasformato in una zona a luci rosse?».