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 2005  maggio 21 Sabato calendario

Nella camera la voglia di serenità. Il Sole 24 Ore 21/05/2005. "Il nostro dovere è pensare, non sognare": è questo il primo comandamento di Vincent Van Gogh , fermamente convinto che non si può dipingere senza vedere, senza avere di fronte l’oggetto

Nella camera la voglia di serenità. Il Sole 24 Ore 21/05/2005. "Il nostro dovere è pensare, non sognare": è questo il primo comandamento di Vincent Van Gogh , fermamente convinto che non si può dipingere senza vedere, senza avere di fronte l’oggetto. E che la sua pittura sia la manifestazione concreta del suo pensiero e del suo stato d’animo, si intuisce anche dalla fittissima corrispondenza che intrattiene con il fratello Theo. Centinaia di lettere nelle quali l’artista esprime le riflessioni che lo porteranno a un differente uso dei colori e della luce per creare quadri per i quali non trova alcun acquirente in vita, ma che acquistano valore dopo la sua morte, sino a raggiungere prezzi stellari: è il caso dei "Girasoli", venduti nell’87 per 24,7 milioni di sterline o del "Ritratto del Dr. Gachet" aggiudicato nel ’90 per 82,5 milioni di dollari. Nell’ottobre del 1888, da Arles, dove si è trasferito da otto mesi, scrive appunto a Theo di aver ultimato un dipinto ispirandosi alle stampe giapponesi: "Si tratta della mia camera da letto: in questo caso deve farla soltanto il colore, e poiché con il suo effetto conferisce maggiore stile alle cose, esso dovrà , nell’insieme, suggerire la calma del sonno". Nella rappresentazione della stanza, un piccolo locale d’angolo della Casa Gialla, l’artista intende ricreare l’atmosfera di un ambiente senza fronzoli, ma confortevole e rasserenante. in ansiosa attesa che finalmente Gauguin lo raggiunga in Provenza, e anche a lui si affretta a comunicare : "Ho fatto la mia stanza dal letto, con i mobili in legno chiaro... mi ha enormemente divertito dipingere quell’interno senza niente, di una semplicità alla Seurat, a tinte piatte, ma con pennellate grosse, a pasta piena, i muri lillà pallido... di bianco non c’è che la nota dello specchio con cornice nera". Nel dipinto tutto è reso in modo essenziale: alcuni quadri (sulla parete a cui è accostato il letto sono appesi i ritratti dei poeti Eugène Bloch e del soldato Paul Eugène Milliet), degli asciugamani attaccati a un gancio, una brocca e un catino azzurri appoggiati sul tavolino, un tocco di rosso conferito dalla coperta, una finestra socchiusa . Quando è informato da Theo che l’originale è stato danneggiato, Vincent ripete il soggetto, ma senza effettuare una copia e, orgoglioso del risultato, esegue una terza variante che regala alla mamma e alla sorella Guglielmina. Laura Torretta