Varie, 24 maggio 2005
Tags : Sebastian Coe
Coe Sebastian
• Chiswick (Gran Bretagna) 29 settembre 1956. Ex mezzofondista. Oro olimpico dei 1500 nel 1980 e nel 1984. Capo del comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Londra 2012 • «[...] Uno capace di leggere Shakespeare, di correre nelle brughiere di Sheffield a ritmi da record, di sopravvivere politicamente ad uno scandalo sessuale (l’amante che racconta ai giornali come ha abortito) che avrebbe ammazzato ogni carriera. Lord Coe, appunto: tre primati mondiali in 41 giorni nel ’79. Un dio delle piste. [...]» (Emanuela Audisio, ”la Repubblica” 24/12/2005) • «Tutt’altro che poderoso all’apparenza (1,77 m per 54 kg), si affidò alle sue doti di agilità e velocità (46’’87 sui 400 m), sulle quali innestò con il tempo una potenza sempre più rilevante, aiutato in questo dai consigli del padre Peter, mentore sapiente e costante. Emerse sul piano internazionale con una vittoria sugli 800 m ai campionati Europei indoor del 1977 in 1’46’’54. Altrettanto valido negli 800 come nei 1500 m, ai Giochi Olimpici ottenne i suoi successi più grandi sulla distanza maggiore, con vittorie a Mosca (1980) e a Los Angeles (1984), laddove sugli 800 m dovette accontentarsi ambedue le volte di una medaglia d’argento. Ai Campionati Europei, invece, fu più assidua la sua presenza sugli 800 m: terzo nel 1978, secondo nel 1982 e finalmente primo nel 1986, quando fu pure secondo nei 1500 m. Migliorò 9 primati mondiali: 800 m, 1’42’’33 (1979) e 1’41’’73 (1981); 1000 m, 2’13’’40 (1980) e 2’12’’18 (1981); 1500 m, 3’32’’03’’ (1979); miglio:, 3’48’’95 (1979), 3’48’’53 e 3’47’’33 (1981); staffetta 4x800 m, 7’03’’89 (1982). Sui 1500 m portò il suo ”personale” a 3’29’’77 (1986), ma nel frattempo il mondiale era emigrato verso altri lidi. A carriera finita entrò in politica, fino a guadagnare un seggio alla camera dei Comuni per il partito conservatore nel 1992» (Enciclopedia dello Sport, Treccani) • Gianni Brera: «Egli era [...] così grande che una sera a Firenze l’ho visto correre per defatigarsi, dopo un mondialissimo 1’’41’’73 sugli 800, e neanche soffiare in affanno per così mirabolante impresa» (Gianni Brera, ”la Repubblica” 25/7/1986).